Quali progetti per il Filadelfia?
Risolto il problema delle ipoteche, il più annoso senza dubbio, soprattutto sotto il profilo eocnomico, adesso il Comune ha il dovere di farsi da garante riguardo ai vari progetti che stanno nascendo per la ricostruzione del vecchio stadio. Attraverso la Fondazione pubblica, formata da Provincia e Regione, si cercherà di trovare il miglior progetto. Al momento ce ne sono alcuni in attesa di essere considerati. Ad esempio c'è Marco Cena, ex lodista, che punta all'azionariato popolare con «Ri-Fila» per ricostruire il Filadelfia: con lui ci sono alcuni ex calciatori, tra i quali Lentini, più alcuni tifosi che molto hanno fatto per il Fila, come Bellino, che aveva fondato gli "Angeli del Fila", i quali avevano piantonato il Fila alcuni anni fa perchè nessuno se ne appropriasse in modo indegno.
L'anno scorso si era fatto avanti l'imprenditore romano Forieri, conosciuto da Aghemo tramite un amico comune. Forieri incontrò Chiamparino per presentargli il suo progetto che finì lì, senza ricevere risposta. Ma sono scesi in campo anche gli ex calciatori granata, o meglio una parte della loro associazione, perchè anche lì sono divisi, da una parte Rampanti e dall'altra Claudio Sala. Cereser ha commentato a La Stampa: "Fummo trattati malissimo, ma il nostro progetto costava zero. Senza commerciale può essere solo il pubblico o il Torino a farlo". Questo il problema, i tifosi duri e puri non vogliono nessun tipo di commercio attorno al Fila, al punto che hanno chiesto una revisione del piano regolatore per diminure le aree commerciali. Ma senza business è difficile gestire un centro sportivo, un conto è costruirlo, un altro poi mandarlo avanti. Si dice che il costo della ricostruzione sia sui dieci milioni di euro, di cui 3,5 messi dal Comune, più ci sarebbero altri fondi che porterebbero la cifra vicina ai sei/otto milioni di euro. Se si trova l'accordo tra le parti la ricostruzione può partire.