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Quali sono le proprietà della Red Bull nel calcio e non solo

di Marina Beccuti

L'azienda Red Bull, chiamati spesso i bibitari, dai loro nemici, ad esempio in F1, è in auge dal 2005 in avanti, creata da Dietrich Mateschitz, morto pochi anni fa, passata ora nelle mani del figlio Mark.

Il primo club acquistato è stato proprio quello dove ha sede l'azienda delle bibite energetiche, che non sono molto salutari, a dirla tutta, ovvero l’Austria Salisburgo, facendolo diventare il Red Bull Salisburgo. Un anno dopo hanno acquisito i New Jersey Metrostar, che divennero i New York Red Bulls. Nel 2007 l’arrivo in Brasile con il Red Bull Brasil, club creato da zero e accompagnato dall’acquisto del Bragantino nel 2019.

Nel 2009 arrivano in Germania con l’acquisizione del SSV Markranstadt, club di Lipsia, preso in quinta divisione e in Bundesliga RasenBallsport Leipzig (RB Lipsia). Red Bull ha anche un altro club in Austria, l’Anif, trasformato in Liefering, e ne ha avuto uno in Africa, il Soccer School of Lavanttal, ribattezzato Red Bull Ghana. L’ultimo acquisto è l’FC Nuuk, squadra della Groenlandia.

Ora come supervisore delle squadre di calcio Red Bull è stato promosso il tecnico vincente del Liverpool, Jurgen Klopp.

Ma, come si sa, la fortuna della Red Bull è in F1, con un team super vincente, ultimamente con Max Verstappen. Ma c'è anche un team satellite come la Racing Bulls (ex Minardi), mentre in MotoGP ha 4 team nelle 3 categorie. È impegnata anche nell’hockey su ghiaccio, nel ciclismo e negli esports.

Non va dimenticato che quando Red Bull acquisisce una squadra di calcio cancella il suo passato e impone i suoi colori, quindi non è escluso che il Torino non sia più riconosciuto per la sua maglia granata. Ma già da anni i granata si presentano in campo con maglie anche multicolor, forse per abituare i tifosi ad un possibile passaggio di proprietà e... colori.


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