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Quelle parole dell’ex Buongiorno degne di un capitano del Toro: “Il tifoso granata e il giocatore non possono essere due cose diverse, ma devono essere una sola cosa”

di Elena Rossin
Fonte: Dall'inviata al Grande Torino Olimpico Elena Rossin
Alessandro Buongiorno

Ormai Alessandro Buongiorno è un giocatore del Napoli dal 13 luglio scorso ma ieri - per la prima volta è tornato nelle sua città per affrontare da avversario la squadra nella quale è cresciuto calcisticamente e di cui è tifoso - nel post partita ha parlato dei granata come dovrebbe e servirebbe che facesse un capitano del Toro in un momento così difficile per la squadra e con le voci che si rincorrono di una possibile cessione della società, argomento quest’ultimo sul quale correttamente non è intervenuto Alessandro, che tengono in grande fibrillazione l’ambiente.

Rispondendo alla domanda che sentimenti prova il bambino Buongiorno, che giocava nel vivaio, e il capitano, fino all’anno scorso, a vedere questo Toro così in crisi? Ha la sensazione che ci possa essere un cambio in società? Ha detto: "Non voglio parlare di cambi di proprietà o presidente. Il bambino penserebbe sicuramente che il tifoso granata e il giocatore non possono essere due cose diverse, ma devono essere una sola cosa: i giocatori hanno bisogno del massimo sostegno da parte dei tifosi per cercare di dare il massimo e rendere al meglio e viceversa il giocatore deve dare tutto per ripagare la passione dei tifosi. Questo è quello che vedo da fuori. Il Toro è una squadra che ha un mister fortissimo quindi sono sicuro che si risolleverà".


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