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Razzismo, Italia-Europa due pesi e due misure...

di Luca Ghiano

L' UEFA ha respinto il ricorso della Lazio senza nemmeno prenderlo più di tanto in considerazione. I biancocelesti sia per i cori razzisti che per lo striscione contro Platini dovranno quindi disputare in Europa due gare a porte chiuse più pagare una multa di 40 mila euro. Il pugno duro dell' UEFA è più che giusto per la lotta contro il razzismo. Alla luce di questi episodi però viene da chiedersi perchè in Italia chi offre uno spettacolo spregevole come quello dei tifosi biancocelesti non viene trattato allo stesso modo? Come riporta l’edizione odierna de La Repubblica, la Juventus, nella giornata di ieri, ha subito solo 4 mila euro di multa per lo spettacolo indecente offerto col Catania. “Non esistono negri italiani”, il riferimento a Mario Balotelli era chiaro, ma se qualcuno non lo aveva capito, la tifoseria bianconera ha rincarato la dose, augurando la morte all’attaccante rossonero. Perchè il giudice sportivo Gianpaolo Tosel, non ha ritenuto questi “slogan” alla pari con quelli europei della Lazio? Nonostante lo speaker dello Juventus Stadium abbia continuato a ripetere di smetterla con cori di natura razzista il giudice sportivo ha solamente catalogato i fatti come "Cori ingiuriosi". Perchè il Genoa aveva subito una multa di ben 30 mila euro per gli stessi cori contro SuperMario che si sono ascoltati nell’ultima gara della Juve? E soprattutto perchè lo stesso giudico sportivo Tosel in quel caso aveva catalogato i cori come “Discriminazione razziale"? A pensar male molte volte ci si prende e sembra abbastanza evidente, anche agli occhi dei più scettici, che nei confronti della capolista si sia chiuso un occhio. In Italia sembra che il problema razzismo non sia considerato abbastanza seriamente come invece viene considerato in Europa e in più sembrerebbe che alcune società in questi casi abbiano delle corsie preferenziali. Al giorno d'oggi non è più accettabile che in situazioni analoghe ci siano pene così diverse.


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