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Razzismo, l'agente di Kessie contro il Verona: "Comunicato vergognoso"

di Marina Beccuti

Il razzismo continua a tenere banco in Italia e ad ogni partita bisogna fronteggiare il problema che, a dire il vero, sembra essere ancora considerata una questione minore, rispetto ad altri aspetti, tipo gli errori del Var, tanto per fare un confronto.

A mettere il coltello nella piaga ci ha pensato l'agente del giocatore rossonero Frank Kessie,George Atangana, che a Republica.it si è scagliato contro il comunicato emesso dal Verona dopo alcuni cori razzisti sentiti a Verona, da sempre un campo difficile per i giocatori di colore.

 “L’ho trovato inaccettabile, vergognoso. Smentisce i fatti e conferma la tendenza a considerare normale ciò che non lo è affatto. Non vedo alcuna vera volontà, in Italia, di affrontare e risolvere il problema, come invece accade in altri Paesi europei", ha detto l'agente del rossonero, che poi ha aggiunto: "I calciatori africani hanno le spalle larghe, ormai non ci fanno caso più di tanto. Ciò non significa che questi episodi non li feriscano. E che la deriva vada assolutamente fermata. Anche le parole sono importanti".

Atangana ha poi voluto sottolineare il mancato impegno dell'Italia su questo fronte: "Bisogna innanzitutto che gli organismi preposti non chiudano gli occhi e non si tappino le orecchie. Poi, se gli insulti vanno avanti, si sospendano le partite. Ma ho la sensazione che non ci sia la volontà di intervenire sul serio. Così ci sono giovani calciatori, vittime di razzismo, che preferiscono lasciare l’Italia. Sono le persone meno famose, come sempre, a subire le conseguenze più gravi di questo fenomeno".

L'agente ha poi concluso: "Io conosco personalmente ragazzi francesi che non vogliono venire in Italia per via del razzismo. Ci si lava la coscienza con le multe da 5 o 10 mila euro ai club: inutili. Servono interventi decisi".