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Roma, Di Francesco: “Sarà ostico giocare con il Torino anche per tante altre squadre”

di Elena Rossin
Fonte: Elena Rossin
Eusebio Di Francesco

L’allenatore della Roma, Eusebio di Francesco, in conferenza stampa ha commentato la vittoria sul Torino. Ecco che cosa ha detto:

Sicuramente sarà soddisfatto per i tre punti, ma la vera Roma la vedremo fra un po’ perché forse c’è ancora qualche cosa da aggiustare sia per i giocatori arrivati da poco sia per l’equilibrio generale della squadra?

“Mi sarei preoccupato del contrario, un po’ per tutte le squadre si devono ancora aggiustare alcune le cose. Vorrei vedere se c’è qualcuno che già alle prime partite sia dal punto di vista fisico sia da quello tattico a viaggiare alla perfezione, Sicuramente dobbiamo migliorare in tante situazioni, sono contento per i tre punti. E’ stata una partita molto difficile, ostica, contro una squadra in salute, organizzata, determinata, cattiva. Una partita su un campo difficile e sono convinto che lo sarà anche per tante altre squadre”.

Sarete competitivi per lo scudetto oppure lotterete solo per un posto in Champions?

“Credo che porsi dei limiti non sia corretto in questo momento. E’ giusto pensare di potersi migliorare, ma è il campo a dover dare delle risposte e sarà la crescita di questa squadra a farci capire dove potremmo arrivare e non penso che la prima giornata possa determinare chi arriverà primo, secondo o terzo e non c’è un quadro generale ben definito. Ma è normale che lotteremo per stare il più avanti possibile”.

Un giudizio su Pastore che ha avuto l’opportunità di segnare, ma non ci è riuscito.

“Questo oggi sarà l’argomento di conversazione principale a Roma e mi fa piacere parlarne così do subito delle risposte perché sono convinto che lui ci farà togliere delle grandi soddisfazioni. E’ un calciatore che ha bisogno di giocare e ieri non è stato “pulito” nella tecnica, che è la sua qualità migliore, nel senso che è stato meno lucido di quello che noi ci aspettiamo da lui e che lui vuole essere, però, ha avuto grande disponibilità  senso di sacrificio. E’ mancato di più nella qualità che è il suo punto di forza, ma sono convinto che piano piano giocando e cercando di dare continuità ci riuscirà. Ha giocato anche esterno alto e che alla fine diventa una sorta di trequartista tra le linee, mi dà tante soluzioni. Sono soddisfatto per la sua predisposizione, ma non posso dire che abbia fatto una partita eccellente e sappiamo quanto ci può dare di più”.

Nel corso della partita prima della rete di Dzeko ha visto i fantasmi dello scorso anno quando si arrivava vicino al gol, ma non si segnava?

“La cattiveria che chiedevo anche l’anno scorso ancora non l’abbiamo rivista. Anche nel primo tempo quando, secondo me, abbiamo fatto molto meglio del Torino perché abbiamo avuto maggiore palleggio e più situazioni pericolose, ma non siamo stato concreti. Il Torino, infatti, paradossalmente ha avuto un’occasione importante in un unico tiro e ripartenze, ma sappiamo che il calcio è fatto anche di queste cose. Devo dire che siamo stati poco determinati nell’ultimo passaggio e nell’andare a chiudere l’azione e magari siamo stati un pizzico sfortunati nel colpire i pali. Queste sono partite che si rischiano anche di perdere e il Torino nei primi venti-venticinque minuti del secondo tempo ha fatto molto meglio di noi e questo poteva determinare un risultato differente”.

Kluivert è già stato esaltato sui social, lei che cosa ci può dire su di lui?

“A noi i social non interessano e spesso rovinano i giocatori e non li aggiustano. Dico solo che ha fatto bene, ma deve crescere ancora tanto e deve migliorare, per esempio, nel muoversi tra le linee, cosa che non è ancora capace a fare. Poi che abbia talento è indiscusso e ce l’hanno tanti altri giocatori. Deve lavorare con ancora maggiore continuità ed attenzione, ma ce lo teniamo stretto perché sono convinto che deve lavorare ancora tanto, anche se ieri è stato bravo e per questo credo che sia stato promosso, ma non facciamo subito di lui un campione quando c’è ancora una crescita per il ragazzo che deve fare tanto”.

Nel precampionato la difesa è apparsa in difficoltà, con il Torino che risposte ha avuto?

“Qualche errore l’abbiamo commesso, ma ci può stare quando si gioca sempre alti, aggressivi e si sta sulla linea di metà campo. Principalmente abbiamo fatto qualche errore in uscita, nei palleggi e abbiamo permesso al Torino di ripartire anche in occasione che ha avuto Belotti e nella richiesta del rigore (spinta ricevuta da Falque, ndr). Situazioni nelle quali abbiamo sbagliato qualche uscita di troppo, ma in generale la squadra si è difesa con determinazione e la linea si è mossa abbastanza bene rispetto al pre-campionato”.

La scelta di schierare la squadra dell’anno scorso a parte il portiere e Pastore è dovuto al fatto che erano gli uomini più in forma o perché c’è una gerarchia?

“Per la condizione generale sono stato in difficoltà nel fare la formazione perché vedo grande crescita da parte di tutti, però, ho cercato un po’ di sicurezza in più nel senso che alla prima di campionato la partita è sempre difficile ed ostica e così ho mandato in campo quei giocatori che hanno maggiori conoscenze di questo campionato e di ciò che voglio in partita. La condizione anche di chi è rimasto in panchina è ottima e ho avuto difficoltà nel scegliere, non ho scelto in base alle gerarchie, ma tenendo conto di chi ha maggiori conoscenze rispetto a quelle che sono le mie richieste”.


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