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ROSINA, Muscoli di seta e un campo come nemico

di redazione TG
Fonte: La Stampa

Iniziata come una piccola contrattura al polpaccio sinistro rimediata in Toro-Inter dopo un contrasto con Chivu, la mutua di Rosina si è allungata oltre il previsto e soprattutto si è trasformata in un’assenza fissa per un fastidioso problema al ginocchio sinistro. Colpa di una muscolatura difficile da gestire, ma anche di una partita che il capitano granata non avrebbe mai dovuto giocare. La sfida di Coppa Italia con il Livorno doveva segnare il morbido graduale rientro del fantasista, ma gli imprevisti tempi supplementari, qualche botta di troppo e un campo al limite della praticabilità hanno colpito duramente Rosina.

Una nuova e ancor più dolorosa infiammazione al tendine popliteo del ginocchio, già provato dal problema al polpaccio, ha determinato il nuovo stop di Rosinaldo. Nessun allenamento sia giovedì che ieri e la certezza di non essere convocato per Udine. Un tris poco gradito, dopo Chievo e Lazio, anche perché a Rosina non era mai successo di saltare tre partite consecutive nel massimo campionato per problemi fisici. Un guaio, per il giovane capitano, che è così costretto, ancora una volta, a rimandare la festa per la centesima presenza in serie A: per un mese resterà fermo a quota 98 (25 col Parma e 73 col Toro) e quel traguardo «storico» ormai ha il sapore della beffa.

De Biasi è già corso ai ripari, recuperando prima del previsto Abate. Proprio l'under 21 giocherà titolare con Amoruso (e Bianchi punta centrale) contro l'Udinese. Questione di necessità e di fiducia. Quella che comunque coltiva il Toro per recuperare pienamente Rosina con la sosta della Nazionale. Il capitano si sottoporrà a un lavoro specifico sotto la gestione del fisioterapista di fiducia Novello, e non è escluso un breve soggiorno in Calabria per risolvere la situazione fisica. «Alessandro soffre per non poter dare il meglio con i suoi cambi di direzione - spiega Giuseppe Bozzo, procuratore di Rosina -. Poi, certo, le pessime condizioni dei campi non hanno aiutato Alessandro». In particolare quello dell’Olimpico, tra i peggiori della serie A.

I medici del Toro sono ottimisti: a lungo si sono interrogati se la crescita muscolare del giocatore in questi tre anni possa aver accentuato i suoi infortuni e dopo attente valutazioni hanno inserito la vicenda Rosina nella fisiologica ricerca di uno sviluppo ancora da armonizzare. Con la necessità di trovare il giusto mix tra corsa, potenza e agilità: tre qualità che Rosina per ora ha smarrito, rendendo di fatto il Toro più povero e prevedibile.