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Rubinho, il portiere del giusto mix granata

di Giulia Borletto

La gaffe in occasione della partita contro il Sassuolo aveva fatto tremare tutti. Le immagini del doppio errore di Morello contro il Cittadella erano ancora vive nella mente e da uno con un nome come Rubinho ci si aspetta tanto. L'eredità raccolta da Sereni non è facile certo, anche Morello ha avuto delle grosse difficoltà, ma il portiere brasiliano di esperienza ne ha e anche parecchia. Nell'anno passato a Genova ha aiutato il grifone ad arrivare in Europa League. Poi purtroppo l'inizio di stagione traballante con il Palermo lo ha lasciato nel dimenticatoio, complice l'exploit di Sirigu. Qui a Torino lui cerca "vendetta" ed un posto nell'olimpo dei miglior portieri, dove non a caso in queste ultime giornate campeggia anche l'ex granata, ora estremo difensore del Brescia.

Nella partita di sabato possiamo ancora trovare qualche imprecisione, ma le sue manone sono state fondamentali specialmente in due occasioni: su una punizione di Rigoni ed un'imbeccata di Morganella. C'è da lavorare per trovare la giusta sicurezza e tranquilla che può aiutare l'ex Livorno a guadagnarsi la fiducia di tutto l'ambiente granata, ma il campionato è solo alle prime battute e i presupposti per un futuro a tinte rosee ci sono tutti. Un buon portiere e un buon attaccante: questo il giusto mix di una squadra.


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