Sabatini su Miha: "C'è bisogno di tempo ma ce la farà. Davanti al suo nome, Destro ha pianto"
Walter Sabatini, responsabile dell'area tecnica del Bologna, è uno che il calcio lo conosce a trecentosessanta gradi, essendo stato anche un buon giocatore. A La Gazzetta dello Sport ha parlato del suo Bologna, soffermandosi a fare il punto sulla situazione che riguarda Sinisa Mihajlovic.
"Lui sa che il rammarico più grande è il fatto che insieme avremmo voluto sfidare il mondo da subito. C'è bisogno di un po' di tempo, ma ce la farà. La parola chiave è resilienza, è così che il Bologna in quattro mesi si è tirato fuori. E in quel periodo c'era tanto Sinisa".
Ha poi raccontato anche un aneddoto riguardante Mattia Destro, che il tecnico serbo ha deciso di tenere e puntare su di lui: "Sono rimasto sorpreso da Mattia, non l'ho mai visto così aperto intellettualmente. Prima era spigoloso, davanti al nome Sinisa ha pianto: si vede che l'allenatore gli è entrato nel cuore".
Lo stesso Sabatini ha risolto una situazione complicata di salute e lo racconta così: "Ho fatto il patto col Diavolo, forse io stesso sono il Diavolo. I medici mi hanno detto che sono morto due volte in quei 40 giorni di coma. Ero a contatto con una realtà sovrannaturale, ma negoziavo anche con Dio. Mi sentivo pronto per il Paradiso, ma non mi ha dato le chiavi".