Sassuolo, Di Francesco: “Ancora con il Sassuolo oppure no? Fra qualche giorno la decisione”
Fonte: Elena Rossin
L’allenatore del Sassuolo, Eusebio Di Francesco, ha commentato la sconfitta con il Torino. Ecco che cosa ha detto:
Una partita di fine stagione quella di ieri sera e sul finire del primo tempo vi siete anche un po’ arrabbiati, che cosa è successo?
“Credo che sia stata una partita bella dal punto di vista calcistico, ha vinto il Torino cinque a tre, ma penso che sarebbe potuta finire cinque a cinque o sei a sei per le occasioni che abbiamo avuto. Alla fine del primo tempo c’è stata l’intenzionalità da parte di Acquah di dare una gomitata a Magnanelli, che si è spostato e non l’ha scansata. Il quarto uomo e l’arbitro hanno visto tutto e il giocatore avrebbe potuto avere un atteggiamento differente e se Mihajlovic l’ha sostituito voleva dire che qualche cosa avrà pensato, che era dalla parte del torto. Non mi è piaciuto l’atteggiamento, ma finisce qui perché nel calcio ci può stare poiché Acquah è un ragazzo giovane. Non mi è piaciuto per come poi si è girato nei confronti della nostra panchina sapendo che aveva fatto una cosa sbagliata. Per di più abbiamo preso gol e c’è chi si era fermato e chi invece era ripartito e questo un po’ mi ha infastidito per l’atteggiamento, anche perché l’arbitro aveva visto. Credo che l’intenzionalità vada punita da una parte e dall’altra e il fallo era intenzionale”.
Un bilancio personale su questa stagione e in ottica futura.
“Non faccio mai bilanci su me stesso perché alleno una squadra e non sono individualista in questo senso. Credo che anche con il Torino ieri sera si sia vista una squadra che ha identità di gioco e in qualunque posto vada se la gioca in un determinato modo. Magari con il Torino non ha fatto bene la fase difensiva e negli ultimi venti-venticinque metri non mi è piaciuta nelle letture e in questo di solito siamo molto più bravi. Abbiamo passato una stagione travagliata per gli infortuni e l’Europa League qualche cosina ci ha tolto, ma abbiamo messo in campo giocatori che venivano dalla serie B e dalla Lega Pro e anche dalla Primavera. Nel Toro, invece, ho visto che in campo c’erano quasi tutti giocatori che bene o male avevano già giocato in serie A. Quest’anno abbiamo mandato in campo tanti giovani ed è normale che abbiamo ottenuto questi risultati. Potevamo avere cinque punti in più, ma tre ce li hanno tolti per una pecca (sconfitta a tavolino con il Pescara perché era stato utilizzato Ragusa che non era inserito nella lista dei venticinque, ndr) e fa capire quanto si è fatto male in stagione, però, quello che mi piace è vedere che la mia squadra ha un’idea e la mia squadra ce l’ha e la porta sempre in campo e questo è l’aspetto che mi soddisfa di più”.
Ha già un appuntamento con la dirigenza per parlare del suo futuro?
“Ho appuntamento con Giovanni Carnevali, con il presidente ho già parlato sabato e abbiamo fatto una chiacchierata rimandando il tutto ai giorni seguenti. Ho un contratto di due anni con una clausola e giustamente oggi dovremo un po’ riparlare del mio futuro con o senza il Sassuolo. Questo è il dilemma, il punto interrogativo che ci porteremo ancora avanti per qualche giorno. Qualche giorno è poca roba”.
Si augura di fare un salto di qualità?
“In questi anni con i miei giocatori abbiamo intrapreso un percorso di grande crescita, anche per i risultati che ci sono stati. Faccio questo lavoro e ho l’ambizione di potermi migliorare, ma non ho mai preso decisioni in fretta, perché la fretta è cattiva consigliera e fa prendere decisioni avventate. Ho avuto opportunità anche in passato alle quali ho detto di no e questa volta dovrò fare le valutazioni del caso”.