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Sgrigna: "Dobbiamo essere più cinici davanti alla porta"

di Elena Rossin

L’autore del gol con il Cittadella è convinto che con il lavoro e seguendo le indicazioni del mister si supereranno le difficoltà e il Torino si toglierà delle soddisfazioni. Sgrigna si aspetta di riuscire a mettere in difficoltà l’allenatore e di giocarsi il posto con gli altri compagni di reparto.

Il suo gol con il Cittadella non è stato realizzato secondo gli schemi di Ventura.
“Ogni tanto bisogna uscire dagli schemi. Coppola ha lanciato una palla lunga, Bianchi l’ha spizzata e io sono andato sul fondo e ho avuto anche un pizzico di fortuna perché il pallone è entrato piano piano. Quando ho ricevuto palla non mi sono accorto che Bianchi stava arrivando, ho visto solo due maglie gialle al mio fianco così ho provato il tiro, mettendola nell’angolino dall’altra parte”.

Al Torino nella prima gara casalinga di campionato è riuscita una partita meno positiva rispetto a quelle di questo periodo.
“Sì, il Cittadella ha fatto una bella partita e ci ha messo in seria difficoltà perché è una squadra ben disposta in campo, anche se noi avevamo tanti spazi e potevamo fare tante cose. Purtroppo è stata una serata un po’ così dove non ci sono riuscite alcune giocate. Stiamo lavorando per portare gli sprazzi del gioco il più avanti possibile e dobbiamo migliorare ancora, ma ce la mettiamo tutta.”

Lei è entrato nel secondo tempo quindi dalla panchina ha potuto osservare la partita. In questo inizio di stagione il Torino sembra fare fatica a segnare, nonostante abbia attaccanti di valore. Come lo spiega?
“Ci sono anche gli avversari. Nelle prime due partite abbiamo fatto tre gol e solo il Pescara ne ha fatti cinque. Con l’Ascoli abbiamo avuto nel primo tempo sette-otto palle gol, ma se non le si concretizza é una cosa, se invece non si va proprio al tiro un’altra. Sicuramente dobbiamo migliorare sotto il punto di vista del cinismo questo è fuori dubbio, però siamo solo agli inizi e possiamo farne tanta di strada e segnare tanti gol”.

In squadra ci sono tanti giocatori nuovi, questo può influire?
“No no. Il gruppo è un ottimo gruppo e le idee del mister sono diverse da quelle degli altri allenatori, quindi noi giocatori dobbiamo fare quello che ci chiede lui. Troveremo delle difficoltà, però dobbiamo leggerle nelle dovute maniere”.

Rispetto allo scorso campionato c’è un’aria diversa?
“Ripeto siamo un gran gruppo e tra di noi siamo amalgamati molto bene, i nuovi sono ottimi ragazzi come i vecchi. Il mister ha portato quel pizzico di gioco in più e quella voglia che forse un pochino era mancata in tutti lo scorso campionato. Adesso dobbiamo andare avanti di questo passo, lavorare e migliorare e fare tutto quello che chiede il mister. Io sono sicuro che facendo quello che ci chiede l’allenatore ci possiamo togliere delle soddisfazioni”.

Il gioco di Ventura dà a voi attaccanti dei vantaggi e vi mette in condizione di fare bene?
“Mette in condizione tutta la squadra di fare bene, perché se giochiamo bene noi gioca bene tutta la squadra e viceversa. E’ un gioco collettivo che deve premiare tutti”.

Lei lo scorso anno era titolare inamovibile, mentre quest’anno è uno dei quattro attaccanti. Cosa si aspetta da questa stagione?
“Mi aspetto grandi cose dal punto di vista personale così da mettere in difficoltà il mister il più possibile e di giocarmi il posto con gli atri compagni dell’attacco. Io ce la metterò tutta, come farà anche il resto della squadra per raggiungere l’obiettivo”.

Si aspettava quest’entusiasmo da parte dei tifosi dopo la passata deludente stagione?
“Sì, perché sono fantastici ed eccezionali e spero, anzi ne sono sicuro, che ci sosterranno per tutto il campionato”.

Come squadra avete realizzato che Bianchi e Ogbonna sono rimasti?
“Sono rimasti sempre con noi perciò non dobbiamo realizzare nulla, hanno sempre giocato e si sono sempre allenati. Il mercato per fortuna è chiuso e per qualche giorno non se ne parlerà più”.

Che cosa ne pensa dei valori della serie B di quest’anno?
“Il campionato di B è sempre anomalo, lo è stato anche quello dello scorso anno. Le prime tre partite per giunta giocate così ravvicinate dicono poco o niente, perché si arriva dalla preparazione estiva e qualche squadra può averla fatta in modo più leggero, mentre altre con carichi di lavoro maggiori. All’inizio non bisogna mai fasciarsi la testa perché sarebbe solo un danno. Comunque mi sembra che questo sia un campionato più equilibrato rispetto a quello scorso; ci sono delle squadre che sulla carta nel mercato hanno fatto degli investimenti, però, come tutti gli anni, il torneo è lungo e difficile e tutto può succedere”.

Domenica affronterete il Varese che avete già incontrato in amichevole. Che partita si aspetta?
“Mi aspetto una partita durissima, perché il Varese è un’ottima squadra allenata bene da Carbone. Ci aspettiamo di trovare una squadra come quella che abbiamo affrontato in amichevole quest’estate, una squadra tosta che sa fare bene le proprie cose. Spero che sarà una bella partita e che riusciamo a portare a casa il risultato, anzi dobbiamo”.


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