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Sgrigna-Iunco, Bianchi non è più solo

di Marina Beccuti
Fonte: Andrea Scappazzoni www.cronacaqui.it

Non è più il Toro di Colantuono, non è più una squadra Bianchi- dipen­dente. La formazione gra­nata ha ritrovato il suo bomber, ma ha dimostrato di saperne fare e meno con­tro il Sassuolo. Il capitano è ritentrato dal 1’, recuperato e arruolato a pieno regime da Lerda, tuttavia i suoi compagni hanno messo in campo qualità e spirito di sacrificio, togliendo dalle spalle di Bianchi il peso della responsabilità, che fi­no all’anno scorso cadeva esclusivamente sulle sue spalle.
IL GRUPPO
Il punto di forza delle squa­dre allenate da Lerda è sempre stato il collettivo, il gioco di squadra e la pro­pensione offensiva. La mentalità del tecnico cen­tallese è chiara e permette a tutti di esprimere le pro­prie doti tecniche e qualità d’attacco. Ecco allora che l’innesto di Bianchi nella formazione titolare rende il Toro più temibile e perico­loso, ma rispetto allo scor­so campionato viene a mancare la necessità che sia il giocatore bergamasco a dover segnare a tutti i costi. Nella passata serie B, 26 reti delle 53 totali realiz­zate dai granata hanno por­tato la sua firma. Il secondo marcatore di quella squa­dra, allenata da Colantuo­no, vedeva in Di Michele il secondo marcatore del To­ro, con 4 reti.