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Spezia-Motta, la storia non finisce. E due ex-granata restano a spasso

di Claudio Colla

Reduce dalla terza sconfitta consecutiva, con la peggior difesa della Serie (diciannove reti subite in sette gare, dieci delle quali fra le trasferte contro Lazio ed Hellas Verona), lo Spezia arranca, dai bassifondi della graduatoria. Thiago Motta non è finora riuscito, al di là dell'importante successo esterno ai danni della rivale diretta Venezia, a fare le veci di quel Vincenzo Italiano che sta riportando la Fiorentina nella parte "nobile" della classifica. Raggiunti dalla Salernitana al penultimo posto, gli Aquilotti liguri si trovano ora di fronte a un trittico di gare a dir poco fondamentale, tra lo scontro diretto con i granata campani e il doppio derby regionale contro Samp e Genoa: triplice impegno che dirà molto su che tipo di campionato la squadra sarà in grado di condurre.

Al momento, nonostante i rumours di inizio settimana, il trentanovenne italo-brasiliano, che proprio contro il suo Genoa potrebbe giocarsi tutto, sembra essere stato confermato a pieno titolo alle redini bianconere. Con una pausa da sfruttare appieno per lavorare sui tanti, macroscopici difetti della squadra, e - come già riportato sulle nostre pagine in mattinata - un portiere di grande esperienza, Antonio Mirante, in arrivo. Restano in ogni caso all'erta, sul fronte di possibili futuri sviluppi, due recenti ex-tecnici granata, Marco Giampaolo e Davide Nicola. Il primo, in particolare, che lungo l'estate era stato vicino prima a un ritorno alla Sampdoria, poi al Sassuolo, sarebbe il primo nome al quale la dirigenza spezzina si rivolgerebbe, qualora Motta finisse per essere messo alla porta.


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