Stevanovic è un giocatore rinato
Alen Stevanovic si diceva già un anno fa che poteva essere il giocatore più forte del Torino, solo che non era maturo e pronto a soffrire. Ora è tornato e sta diventando sempre più prezioso nel modulo di Ventura. Il perchè lo spiega lui stesso a La Stampa: "L'anno scorso ero egoista e non crescevo. Mi è servito l'esilio a Toronto, perché lì è iniziato il mio percorso di cambiamento. Il primo mese è stato durissimo: non conoscevo nessuno, era distrutto e non smaltivo neanche il fuso. Però ho avuto tanto tempo per pensare, per capire dove sbagliavo e cosa volevo veramente". Ora l'ex interista punta in alto, anche se rimane con i piedi per terra: "Ci vuole tempo per diventare un giocatore e un uomo. Poi dipende dalla persona: c'è chi capisce prima, chi dopo, chi mai. Voglio alzare l'asticella poco per volta, poi alla fine capirò a che altezza sono arrivato". Il suo obiettivo ora è uno solo ed è condiviso anche dai compagni, ovviamente: "Voglio crescere nel Toro e conquistare la serie A". Il serbo-svizzero non fa nemmeno voli pindarici riguardo alla squadra in cui vorrebbe giocare: "Tutti direbbero Real Madrid o Barcellona. Io sono qua e sono felice. Vorrei giocare ancora col Toro: qui c'è la mia testa e il mio cuore". Magari in futuro potrebbe pensare alla Stella Rossa, la sua squadra del cuore, ma al momento lui potrebbe diventare la stella granata. Tutti lo aspettano.