Sui fatti di Marsiglia, Infantino (Fifa): "Non c'è posto per la violenza nel calcio". Il ministro dello sport francese: "I club si assumano le loro responsabilità"
Fonte: Profilo Instragram di Infantino, Ansa e Tmw
Anche il presidente della FIFA Gianni Infantino è intervenuto sugli incidenti pre-gara che ieri hanno portato al rinvio della partita tra Marsiglia e Lione. Al transito verso lo stadio del pullman dell'Olympique Lione, i tifosi marsigliesi hanno lanciato sassi contro il mezzo sfondando un vetro e colpendo alla fronte e sopra l'occhio sinistro il tecnico Fabio Grosso, al quale sono stati poi applicati 12 punti di sutura, e il suo vice Raffaele Longo ad un occhio.
Sul suo account Instagram, Infantino ha condannato le violenze avvenute ieri all'esterno del Velodrome: "Non c'è assolutamente posto per la violenza nel calcio, dentro e fuori dal campo. Eventi come quelli accaduti a Marsiglia prima della partita di Ligue 1 tra Olympique de Marsiglia e Olympique Lyonnais, non hanno posto nel nostro sport o nella nostra società, e chiedo alle autorità competenti di garantire che vengano intraprese le azioni appropriate. Senza eccezioni, nel calcio, tutti i giocatori, gli allenatori e i tifosi devono potersi godere il nostro sport in tutta sicurezza".
Il Ministro dello sport francese: "I club devono assumersi le proprie responsabilità nei confronti dei tifosi". E' quanto afferma Amélie Oudéa-Castéra il giorno dopo gli incidenti che hanno portato alla cancellazione della partita Marsiglia-Lione nella Ligue 1. Per il ministro "se è accertato che ci sono dei tifosi coinvolti" nelle violenze, "i club non possono ignorarlo. Serve una risposta globale" in cui "tutte le autorità del settore sportivo devono essere ritenute responsabili".