Sullo, lo spirito nascosto di questo Toro
Fonte: Tuttosport
Fare l'allenatore in seconda è dura, è vero che magari non si prendono le colpe se le cose vanno male, ma subiscono la stessa sorte dei loro numero uno in panchina, vengono mandati via insieme al tecnico in caso di esonero. Il loro lavoro li fa vivere nell'ombra, ma è un apporto importante quello che danno alla squadra e così succede a Salvatore Sullo, vice di Ventura, intervistato dal Tuttosport. Da Ventura, che conobbe ai tempi del Messina, quando Sullo era ancora un giocatore, ha imparato molti aspetti di questa categoria: "La parte più complessa per un tecnico è creare un gruppo e trasmettere le proprie idee, l’aspetto tecnico-tattico è il divertimento di questo lavoro. L’aspetto che traspare vivendo a fianco del mister è la passione e l’entusiasmo che lo anima, come se fosse all’inizio". Ora c'è la A, maggiore responsbailità, ma anche un fascino diverso: "La differenza rispetto alla B è molto chiara: gli avversari sono più bravi. Ma questa volta avevamo un anno di lavoro alle spalle. Abbiamo dovuto cercare di portare i nuovi arrivati allo stesso livello di conoscenza tattica e integrazione nel gruppo. Poi la partita si prepara alla stessa maniera, cercando di curare ogni particolare".
In tutta questa storia c'è anche un risvolto umano, Salvatore Sullo è stato nominato cittadino onorario di Messina, questo dopo aver lottato con un tumore ad un linfonodo, dal quale è felicemente guarito, ma che indubbiamente ha segnato la sua carriera.