Tifosi Vip: "Ciuccariello? Soltanto un bluff"
Fonte: www.cronacaqui.it
Raffaele Ciuccariello presidente del Toro? Un’idea che non fa ridere nemmeno il granata Jimmy Ghione che, a Striscia La Notizia, probabilmente ha raccontato storie simili a quelle del potenziale acquirente del club granata: «Mi pare una buffonata, non ne vorrei sentire nemmeno parlare, abbiate pazienza», risponde l’inviato del Tg satirico.
BLUFF CIUCCARIELLO
E dello stesso avviso è anche Aldo Grasso, giornalista e critico televisivo, notoriamente tifoso del Toro: «Se i giornali gli avessero dedicato minor spazio sarebbe stato meglio - sottolinea Grasso -. Se uno vuole comprare una società si fa avanti con un’offerta e invece si è andata a creare un’attesa e un’aspettativa che, rispetto al nome che ne è uscito fuori, si sono rivelate esagerate». E non solo: «Io, da giornalista, non avrei dedicato due righe ad uno così», aggiunge, quasi adirato, Grasso. Ironico e lapidario, invece, Piero Chiambretti: «Peccato, speravo in Rockefeller». Insomma, anche i tifosi Vip bocciano Ciuccariello e il suo maldestro tentativo di scalata al Toro, che resta saldo nelle mani di Urbano Cairo.
LA RETTA VIA
Spostando poi l’attenzione sul delicato momento della squadra di Novellino, gli stessi tifosi illustri mostrano (per gran parte) ottimismo: «La speranza è l’ultima a morire - dice Giancarlo Caselli, Procuratore Capo di Torino -. Negli ultimi tempi ho visto segni di parziale miglioramento e credo che Foschi con Pederzoli possa dar vita ad un buon team anche dal punto di vista dirigenziale». E in conclusione aggiunge: «Se il Toro si salva? Che domanda, ovviamente sì». Speranzoso anche Jimmy Ghione, che allontano il pensiero della serie B: «Non voglio nemmeno considerare questa ipotesi e speriamo che il Toro si salvi coi gol del mio amico Rolando Bianchi».
CONTROCORRENTE
Decisamente meno ottimista Piero Chiambretti, che vede ancora un alone di negatività attorno alla sua squadra del cuore: «Bisogna vincere e recuperare punti alle altre sta diventando sempre più difficile. Quasi una maledizione: quando il Toro vince o pareggia lo fanno anche le sue dirette concorrenti che, quando perdono, vedono sconfitti anche i granata». «Non se ne esce da questa situazione - aggiunge lo showman -. Per carità, è già qualcosa non perdere, ma anche quest’anno la sostanza non cambia: si soffre, più di quanto immaginato, visto che in estate si parlava di Uefa e invece…». A non vedere per nulla positiva la situazione del Toro c’è infine Aldo Grasso, che non lesina critiche: «Penso che Cairo non si renda conto che guidare una squadra di calcio è ben diverso dal gestire un giornale. Occorre maggiore esperienza e da tre anni a questa parte - fa notare il critico - non c’è un assetto societario e tecnico stabile. In sostanza - conclude Grasso - il suo progetto mi sembra che non sia ancora decollato».
Andrea Scappazzoni