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Tiribocchi: "Colantuono ottimo allenatore , di carattere"

di Raffaella Bon

'Atalanta è retrocessa in serie B, ma con il cambio di proprietà è pronta a ripartire per conquistare, nella prossima stagione, di nuovo la serie A. Di questa stagione sfortunata e delle prospettive future abbiamo parlato con il bomber nerazzurro Simone Tiribocchi.

Cosa c'è nel tuo futuro?
"Con il mio procuratore abbiamo parlato con presidente e società. Al momento non siamo molto vicini, ma la mia prima scelta come ho sempre detto è l'Atalanta. In ogni caso non è stato ufficializzato ancora nulla".

I problemi a cosa sono legati?
"Un po' su tutto. Io ho fatto la mia proposta tenendo conto del fatto che lo scorso anno ho rinunciato anche a dei soldi e vediamo. Aspetto una loro mossa".

A te è stato accostato il Parma soprattutto. Cos'altro ci puoi dire?
"Ci sono delle richieste che comunque non posso svelare. Col Parma c'è stato un discorso, ma molto blando perché, come l'Udinese, ha deciso poi di puntare su altro. Ora, comunque, c'è anche altro e vedremo".

Ti aspettavi che l'Atalanta potesse essere ceduta da parte della famiglia Ruggeri?
"Ad un certo punto sì. Ho visto che veramente non c'era più il desiderio di andare avanti ed è arrivato un imprenditore che ama l'Atalanta. Questo può essere una svolta per tifosi e società".

Dispiace questo addio dopo tanti anni?
"Credo proprio di sì. Sarà stato un duro colpo per loro che non riuscivano più andare avanti. Non posso che parlare bene di loro perché mi hanno portato a Bergamo e mi hanno trattato benissimo".

Con la proprietà è cambiata anche la struttura dirigenziale. Osti, ad esempio, se n'è andato
"Sì, quando cambia la società è facile che cambi un po' tutto lo staff. Erano persone di fiducia dei Ruggeri e mancando loro ci sono stati cambiamenti. Ora si riparte un po' da zero con il tempo che non è dalla parte della società. So che stanno lavorando tantissimo e, per questo, penso sia giusto aspettare".

Guarente ha rifiutato il Genoa per il Siviglia. Pensavi che avesse tutta questa voglia di fare un'esperienza all'estero?
"Potevo immaginarlo. Richieste del genere sono sempre difficili da rifiutare, ma magari ha preferito andarsene dall'Italia per cercare tranquillità visto che è stato molto contestato a Bergamo. Forse è stata anche una scelta tecnica, magari gli hanno detto che là avrà più possibilità di mettersi in mostra".

Si parla anche di ricostruire l'Atalanta su di te e Zampagna
"Questo non lo so, so solo che hanno detto di voler ripartire da me, Doni, Bellini, Valdes e altri. La prima cosa che il presidente ha detto è di voler tornare subito in A, quindi costruirà una squadra all'altezza".

In panchina si ripartirà da Colantuono, che con il Torino ha perso all'ultimo la promozione in A?
"Ha fatto una rincorsa importantissima ed è un allenatore molto tenace, di carattere. Per me ha fatto bene a Torino e in tante altre piazze. A Bergamo ha fatto benissimo e torna in una piazza dove non vuole e non può sbagliare".

Si dice che potrebbe essere lui a convincerti a rimanere. E' vero?
"Ancora non ci ho parlato quindi non so. Vedremo cosa dirà e come mi prospetterà le cose".

Parliamo anche di Mondiali. Molti dicono che lo spettacolo sia mediocre, tu cosa ne pensi?
"Diciamo che è un Mondiale molto equilibrato. Anche le grandi faticano e c'è molto livellamento. E' difficile che in partite così equilibrate ed importanti esca la qualità, ma credo che alla fine arriveranno comunque le big".

Quattro anni fa l'Italia ha vinto battendo in finale la Francia. Che effetto fa vedere i transalpini praticamente eliminati dopo la sconfitta con il Messico?
"E' particolare. La Francia è sempre una squadra che ha prodotto tanto e fatto bene ai Mondiali. Sbagliare può succedere poi ho sentito che c'erano polemiche in spogliatoio con l'allenatore. Questo non fa mai bene".


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