Torinesi nuove, risultati vecchi
Fonte: Massimo De Marzi per www.carlonesti.it
Juve e Toro hanno iniziato la nuova stagione esattamente come avevano chiuso quella (sciagurata) precedente, perdendo e lasciando più di un dubbio. E’ prematuro bocciare bianconeri e granata, siamo ancora nel mese di agosto, entrambe le squadre hanno cambiato molto, ad iniziare dalla guida tecnica, ma la sensazione è che saranno necessari interventi importanti negli ultimi due giorni di mercato.
Le sconfitte contro Varese e Cittadella sono state uguali solo nel risultato ma molto diverse nello svolgimento e nello sviluppo delle situazioni. Il debutto aveva visto il Toro andare subito sotto, in terra veneta invece l’ex Iunco aveva illuso, con la rete dell’1-0, ma poi si è spenta la luce ed è mancata la reazione, dopo l’uno-due del Cittadella, favorito anche dalle incertezze di Morello. Ora la sensazione è che toccherà a Bassi, ma non è tra i pali che si annida il problema del Toro, ma in una società che ancora ha troppe caselle vuote. Una società che ha avuto per quattro anni e mezzo un Cairo imperatore assoluto, che adesso non parla più e spesso è assente ingiustificato. Petrachi è un direttore sportivo di qualità, ma deve essere messo nelle condizioni di operare al meglio, non dovendo lavorare solo di fantasia, costretto a trattare giocatori per due mesi, puntando a spendere il meno possibile (o, possibilmente, zero euro). Bene gli ingaggi di Sgrigna e Iunco, ma dietro non c’è un elemento di grande affidabilità e in mezzo al campo continua a mancare un regista.
Cairo deve dire cosa intende fare del Toro, che in questi ultimi due anni si sta spegnendo come una candela per mancanza di investimenti e di un progetto che guardi davvero al futuro. Il patrimonio di entusiasmo che l’arrivo dell’editore-pubblicitario alessandrino aveva creato nel 2005 si è dissolto e il trend degli abbonamenti (in caduta libera, nel corso degli anni) lo testimonia. Il Toro, per rango e tradizione, non può stazionare in serie B, men che meno nei bassifondi, c’è ancora tempo per porre rimedio, ma occorre farlo subito. Aspettare gennaio (come è successo tante, troppe volte in passato) potrebbe essere tardi, mentre la panchina di Lerda potrebbe traballare già fra una settimana, se non otterrà una vittoria contro il suo ex Crotone sabato. Un film visto molte volte in questi anni, visto che il cambio dell’allenatore (e del direttore sportivo) è stato il leit motiv dell’era Cairo.