Torino, è partita la caccia al Tesoro?
Fonte: www.srweb.eu
Siamo alla solita settimana decisiva per il futuro del Toro ... l'abitudine allo stato di emergenza fa passare in secondo piano quella che potrebbe essere una vera svolta.
Mercoledì e giovedì, si dice che a Milano si parlerà in maniera approfondita del Torino FC, la famiglia Tesoro infatti, sembra pronta a mettere sul piatto la cifra che Cairo ha deciso di chiedere per la squadra granata.
Sarà vero?
Ovviamente in questi momenti se ne sentono per tutti i gusti: oltre ai soldi richiesti ci sono anche i debiti, Cairo non venderà comunque, chiunque venga sarà meglio dell'editore alessandrino, si sono già incontrati ed è tutto deciso ... insomma chiunque ha un'idea questo è il momento giusto per tirarla fuori, tanto non sapendo niente nessuno, chiunque può dire la propria senza possibilità di essere smentito.
Che qualche cosa si muova è ovvio, se all'inizio abbiamo "bollato" l'uscita di Cairo come un modo per sparigliare le carte, per allentare la pressione della piazza e dei media, oggi iniziamo a pensare che comunque di fronte ad un'offerta degna in Cairo Communication, non si faranno pregare troppo.
Certo che la famiglia Tesoro dispone di mezzi non indifferenti, anche se rimangono poco chiare alcune cose: la Pro Patria, la trattativa parallela con il Livorno di Spinelli e l'intermediazione di Padovano.
I Tesoro sono proprietari della Pro Patria salvata dal fallimento, anzi acquistata all'asta fallimentare per 400.000 Euro + 730.000 Euro per "saldare" i debiti sportivi (stipendi e varie). Arrivati dalla Puglia si sono calati nella realtà di Busto Arsizio con piglio manageriale e con la concreta speranza di poter guidare il club in serie B, visto che la squadra stava disputando (al momento dell'acquisto) i Play-off per salire in serie B. Vengono però sconfitti dal Padova, con Di Nardo protagonista ... quello che ha castigato il Toro all'andata ... e rimangono in lega Pro dove oggi navigano nelle posizioni di retroguardia (quint'ultimi), nel girone guidato magistralmente dal Novara.
Ora le trattative parallele per l'acquisto del Livorno che deve rimanere in A e del Torino che in A ci vuole arrivare, fanno si che presto la Pro Patria potrebbe passare nuovamente di mano.
Proprio questa doppia trattativa lascia perlplessi.
Il Livorno naviga nei bassifondi della A e le speranze che possa rimanerci sono ridotte al lumicino perchè le squadre davanti sembrano meglio attrezzate, mentre il Toro sappiamo bene come sia messo.
L'impegno per l'acquisto della squadra toscana è sicuramente minore rispetto al Toro e potrebbe variare di molto in caso di retrocessione ... per il Toro il discorso è diverso, se comprano oltre alla "trentina" richiesta, un'altra trentina servirebbe subito per la serie A.
Sessanta milioni sono una cosa ben diversa dal milione e mezzo tutto compreso per la squadra di Busto Arsizio (senza offese).
Il doppio piatto su cui giocano i Tesoro, le cifre iperboliche in ballo ... insomma non ci sembra una trattativa che possa chiudersi in poco tempo, ammesso che possa avere un futuro quella granata (riferito alla trattativa).
All fine non ci resta che parlare di Michele Padovano, cioè il consulente per le operazioni calcistiche (così viene presentato) della famiglia Tesoro.
Padovano ed il Toro hanno già avuto un incrocio pericoloso proprio al momento dell'arrivo di Cairo ... chi non ricorda i fatti dell'Hotel Campanile di Trofarello con l'auto di Padovano distrutta, Giovannone e "casini" vari ... insomma un biglietto da visita non di prim'ordine.
Ora aspettiamo mercoledì e giovedì quando Cairo (o chi per lui) presenterà il conto ai possibili acquirenti, se son rose fioriranno ma l'importante è che il Toro torni dalle trasferte pericolose di Ancona e Modena con dei punti (magari sei ... magari!) certo è che se guardiamo la cabala "toccarsi" è obbligatorio: i Tesoro sono arrivati a Busto Arsizio con la squadra lanciata verso la B e sono rimasti in Lega Pro, non vorremmo che i ricorsi storici ...
GMC