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Torino: Cairo riduce la società e taglia fuori Trombetta

di Giulia Borletto

Il quotidiano La Stampa questa mattina riporta quello che a due giorni dalla delusione di Brescia è accaduto nella società presieduta da Urbano Cairo. Stiamo parlando del Torino ovviamente. Ieri c'è stata un'assemblea straordinaria, convocata proprio dopo il pessimo week end passato sotto gli occhi dei media dal patron granata. I componenti della società sono scesi da 8 a 5. Il nuovo organigramma granata ha in cima sempre Urbano Cairo, un gradino più sotto Giuseppe Cairo, papà del presidente e altre tre persone. Giuseppe Ferrauto, l’esperto di materie legali, Uberto Fornara, responsabile dei contratti pubblicitari e Marco Pompignoli, l’uomo delle finanze. Escono dal consiglio la madre di Cairo la signora Maria Castelli, il cognato di Cairo, Ugo Carenini e l’avvocato Gianni Trombetta.

Proprio il taglio di quest’ultimo arriva un po’ a sorpresa perché il presidente di Trombetta si è sempre fidato ciecamente. E' stato l'uomo delle avanscoperte, Trombetta ha sempre fatto la prima mossa in nome e per conto del presidente. E' stato l'uomo che ha aiutato Cairo nella scelta dei sei allenatori dal 2005 ad oggi e che ha controllato i possibili compratori per il Torino da febbraio ad oggi.

Ora tra i due resta l’amicizia, ma si è esaurito il rapporto professionale. "Ho voluto appaiare il Toro alle altre mie società, ridurre il consiglio d’amministrazione alle persone operative. Sarà più facile convocarlo e agire, è rimasto mio padre per motivi affettivi". Ora la gestione della società è quasi intermanente nelle mani della Cairo Communication, i tre dirigenti sono infatti uomini di punta della società di cui Cairo è presidente dal 2005. Sistemato l’asse gestionale, con l’uscita di Trombetta si cerca di sottolineare la possibilità di rafforzare il legame tra Petrachi e Cairo, il vero legame della squadra.

 


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