Torino CF, eliminate le ragazze dalla Coppa Italia
Fonte: Edoardo Brunetti Resp. Comunicazione e sviluppo immagine Tcf
ALESSANDRIA - TORINO 1-0
ALESSANDRIA (4-3-3): Pagliassotto; Russo (15‘ st Sosso), Draghi, Delodi, Aghem (4‘ st Vaninetti); Bosi, Mensi, Lupi; Laverone, Di Stefano, Lardo (28‘ st Aloi). A disp.: Strata, Guglielmetti, Marafioti, Moscia. All.: Fossati. TORINO (4-2-3-1): Ozimo; Favole S., Nicco, Vallotto, Lettieri (25‘ st Rosso); Tudisco, Eusebio; Ambrosi (11‘ st Welter), Favole A., Grassino (15‘ st Barberis); Ponzio. A disp.: Fusco, Crisantino, Capra, Malara. All.: Nicco.
ARBITRO: Gualtieri di Asti. MARCATRICE: 25’ pt Di Stefano. AMMONITE: Tudisco; Lardo, Favole A., Lupi, Draghi
ALESSANDRIA - Le nostre ragazze terribili possono uscire dal campo a testa alta, perché contro un’Alessandria in ritiro da più tempo di loro, quindi con una forma fisica migliore, contro una squadra nettamente più vecchia delle granata scese sul terreno di gioco con un’età media di diciassette anni, hanno affrontato la partita cercando sempre il fraseggio, senza mai buttare via il pallone e chiudendo nel secondo tempo l’Alessandria nella propria metàcampo. A costare caro è un errore di inesperienza nel primo tempo, quando Vallotto appoggia centralmente sulla trequarti un pallone per la compagne di reparto Nicco, ma il passaggio è troppo lento e la capitana delle grigie è brava e lesta ad inserirsi andando via palla al piede e freddando la Ozimo con un tiro in diagonale di destro che si insacca sul palo lontano alla destra del portiere granata. Il tecnico Nicco gioca a viso aperto e ha ragione, perché la qualità tecnica delle sua ragazze c’è, manca ancora il fisico e il ritmo che impongono le prime squadre rispetto alle compagini Primavera, e l’Alessandria con lo stretto fraseggio delle granata va in difficoltà. Il Torino patisce nel primo tempo fino a quando non riesce a prendere le misure del campo e quando in velocità le avversarie riescono ad andare via nell’uno contro uno sulle fasce. Al 13’ Lupi viene servita da Lardo, ma sulla conclusione Ozimo è attenta e devia in angolo. Al 18’ sempre Ozimo senza difficoltà sulla punizione di Di Stefano, mentre il Torino al 20’ ha la grande occasione per passare in vantaggio: Ponzio va alla conclusione da dentro l’area, un difensore dell’Alessandria respinge il tiro con il corpo e il pallone giunge ad Annalisa Favole, finta di corpo e conclusione che supera l’estrema alessandrina, su cui però arriva poco prima dell’ingresso in rete l’ex granata Ludovica Russo. Al 23’ Lettieri ruba palla a centrocampo e scende bene centralmente, il passaggio per Favole è leggermente in ritardo, ma la numero dieci granata riesce a crossare sul secondo palo dove Ponzio per un soffio non arriva dio testa. Due minuti dopo il patatrac difensivo che permette all’Alessandria di passare in vantaggio. Nella ripresa le granata scendono in campo con uno spirito battagliero, Ponzio riesce finalmente ad entrare in partita e al 2’ è brava a recuperare palla al limite dell’area e a servire Tudisco sul secondo palo: il primo tiro della centrocampista è respinto dal portiere, mentre il secondo viene deviato in angolo da Russo. All’8’ un tiro cross della Favole attraversa tutta la linea di porta finendo la sua corsa in calcio d’angolo. Sul corner ci prova la Ambrosi, ma la sua conclusione viene respinta. Il Torino preme, ma non va alla conclusione, nonostante una supremazia territoriale netta.
Le interviste del dopo gara
Nello sguardo di Eraldo Nicco c’è la consapevolezza di aver gettato al vento una partita che il Torino poteva far sua e che invece non è riuscito a portare a casa per quei limiti già evidenziati nelle precedenti amichevoli, ovvero le conclusioni a rete. Nicco, una sconfitta che lascia l’amaro in bocca.
“Il primo tempo lo abbiamo regalato, forse anche pagando un po’ di emozione da parte delle ragazze. Molte di loro erano alla prima gara in prima squadra e potrebbero averne risentito. La rete dell’Alessandria è frutto di un nostro errore e se ripenso alla partita non vedo altre occasioni da rete per loro, se non una su cui Ozimo ha fatto buona guardia. Purtroppo non siamo arrivati al pareggio nonostante si siano create diverse occasioni, ma ci è mancata lucidità sotto porta. Inoltre alla fine eravamo stanche e alcune ragazze hanno accusato qualche problemino muscolare che ci portiamo dietro dal ritiro. Il lavoro da fare è tanto lo sappiamo, ma credo che oggi si siano avute anche indicazioni positive”. In effetti la squadra nonostante un’età media di diciassette anni ha retto bene il confronto contro un’Alessandria con età media di trent’anni e n ritiro alle spalle molto più lungo. Si pagano i pochi tiri in porta. “E’ un problema che va risolto, lo abbiamo già evidenziato dopo le partite con Cuneo e Saluzzo: ci manca la giusta cattiveria sotto porta. Oggi troppo spesso i palloni venivano messi al centro e nessuno andava incontro per concludere, quando alla fine avremmo voluto provarci eravamo troppo stanchi”. Adesso ci sono due settimane di tempo per lavorare e preparare l’esordio in campionato contro il Riviera di Romagna. “Dovremo mettere fiato nei polmoni e benzina nelle gambe, ma soprattutto capire che non si può giocare ai ritmi della Primavera. Ci va più cattiveria e più concentrazione nel non regalare nulla. Le ragazze sono abituate allo scorso campionato dove in Primavera anche se sbagliavano potevano recuperare, tra i grandi non è così e oggi ne abbiamo avuto la dimostrazione”.