.

Torino CF, Le granata sbancano Firenze con Tudisco

di Marina Beccuti
Fonte: Edoardo Brunetti Resp. Comunicazione e sviluppo immagine Tcf

FIRENZE – TORINO 0-1


FIRENZE (4-4-2): Leoni, Bruno (46’ st Razzolini), Benucci, Linari, Corsiani; Guagni, Parrini (16’ st Magni), Orlandi, Ferrati (38’ st Binazzi); Salvatori Rinaldi, Adami. A disp.: Falorni, Grilli, Esperti, Peruzzi. All.: Fattori. TORINO (4-2-3-1): Ozimo; Favole S., Nicco, Welter, Rosso (30’ st Lettieri)(35’ st Crisantino); Eusebio, Vallotto; Ambrosi, Favole A., Tudisco; Ponzio (16’ st Grassino). A disp.: Scalvazio, Capra, Barberis. All.: Nicco. ARBITRO: Caldi di Carrara.
MARCATRICE: 7’ pt Tudisco. AMMONITA: Salvatori Rinaldi (F)


FIRENZE – Le ultime parole prima di scendere in campo da parte del tecnico Nicco sono state: “Cerchiamo di are gol subito e poi gestiamo la partita cercando di colpire di rimessa”. Le ragazze granata lo hanno ascoltato e hanno eseguito alla lettera riscattando così la sconfitta patita nella prima giornata di campionato contro il Riviera di Romagna e dimostrando che quest’anno non saranno loro la squadra materasso, ma che daranno del filo da torcere a tutte le avversarie con la loro grinta e la loro determinazione.
RISCATTO – Molte delle ragazze terribili, così come sono ormai state soprannominate dalla scorsa stagione, erano chiamate a riscattare una prova deludente contro il Romagna e si sono fatte trovare pronte all’appuntamento, con il tecnico costretto ad operare un cambio nell’undici titolare per il problema al piede che continua ad impedire a Lettieri di allenarsi con costanza, così al suo posto la nazionale Rosso schierata sulla sinistra. In avanti scocca l’ora di Ponzio al posto di Grassino, supportata dal tridente fantasia e quantità composto da Ambrosi, Annalisa Favole e Tudisco. Stringono i denti le febbricitanti Rosso, Ambrosi e Nicco, mentre fin dai primi minuti si nota la voglia di Giorgia Tudisco di rispondere alle critiche piovute in settimana con una prestazione di livello. E’ il 7’ quando sulla destra Stefania Favole rinvia lungo cercando la spizzata di Ponzio che puntualmente arriva per l’inserimento alle spalle di Annalisa Favole brava nel vedere il taglio di Tudisco sulla sinistra e a servirla sulla corsa; questa volta niente tentennamenti, stop di destro e palla calciata di interno sul palo lontano dalla giovane azzurrina per l’1-0.
SPAZI CHIUSI – Conquistato il vantaggio il Torino lascia il gioco in mano al Firenze occupando però benissimo gli spazi e impedendo alle gigliate di imbastire azioni pericolose, tanto che più volte nel corso del primo tempo i difensori centrali Linari e Benucci restano ferme palla al piede sulla linea di centrocampo senza sapere a chi passare il pallone. Per il primo tiro in porta delle viola bisogna attendere il 19’ con una punizione dal limite di Orlandi alta sulla traversa, mentre al 21’ il Torino avrebbe l’occasione per raddoppiare: Eusebio serve in profondità Ponzio, Linari è brava nell’intercettare il pallone, ma non altrettanto brava nel vincere il seguente contrasto con Annalisa Favole che ruba palla e salta Benucci in dribbling entrando in area, non riuscendo però a trovare la forza necessaria al momento del tiro che viene respinto dall’estremo di casa. MOVIOLA – Al 26’ giunge il primo vero tiro in porta della Fiorentina: Rosso viene scavalcata da un lancio lungo su cui Parrini è brava ad inserirsi andando al tiro di prima intenzione, trovando però la pronta risposta di Ozimo. Cinque minuti dopo il Torino rischia di capitolare centralmente, con Nicco ottima nell’intervento quasi disperato su Ferrati, brava a superare Welter al limite dell’area prima di essere anticipata in angolo dalla giovane difensore centrale. Al 36’ nuova imbucata centrale del Firenze, ma questa volta è ottima l’uscita al limite dell’area di Ozimo che riesce con un colpo di reni a deviare il pallone toccato da Adami,
prima di rovinare addosso all’attaccante fiorentino. I padroni di casa chiedono il rigore, ma è evidente come il portiere prima abbia deviato il pallone, con i difensori Welter e Nicco scalate prontamente alle sue spalle a protezione della porta, e solo in un secondo momento entri in contatto con Adami. Al 41’ nuova occasione del Firenze con il Torino leggermente in affanno: dal limite su punizione ci prova Adami, ma ancora una volta Ozimo è attenta, si distende sulla sua destra e respinge.
OCCASIONE – La ripresa si apre con, al 5’, un’occasione per il Torino: Ponzio sfugge centralmente a Linari, ma una volta giunta a tu per tu con il portiere perde l’attimo scivolando per terra al momento del tiro consentendo così il recupero di Linari prima che il pallone terminasse in rete. Al 12’ nuovamente in cattedra Ozimo, super nel ribattere una conclusione a botta sicura di Salvatori Rinaldi capace di fare perno al limite dell’area piccola su Nicco, e calciare in girata da pochi metri con potenza. La numero uno granata si distende sulla sua sinistra e respinge. Con il passare dei minuti il Torino va incontro ad un calo fisico che permette al Firenze di andare al forcing, trovando però sulla sua strada delle granata determinate a difendere la rete di vantaggio.
CAMBI – Dalla panchina Nicco inserisce prima Grassino per una stanca Ponzio e dieci minuti dopo Lettieri per Rosso, ormai in riserva, ce poco prima era stata scavalcata da un nuovo lancio lungo su cui Guagni si era fatta trovare pronta andando al tiro da posizione leggermente defilata con Ozimo attenta. Sempre Ozimo poco prima aveva strappato applausi ai presenti volando fin nell’angolino basso per deviare un tiro dal limite di Adami. La partita di Lettieri dura però lo spazio di cinque minuti visto che il primo pallone toccato corrisponde alla caduta a terra che le procura una probabile frattura al setto nasale, così il tecnico Nicco decide di inserire Crisantino per dare più vivacità e profondità all’attaccato granata, passando ad una difesa a cinque con Ambrosi spostata a fare il terzino sinistro e Vallotto arretrata al ruolo di centrale difensivo. La linea Maginot del Torino regge e le granata nel finale potrebbe anche andare sul 2-0 prima al 44’ con Crisantino brava ad involarsi centralmente, ma sbilanciata al momento del tiro con il portiere viola che riesce così ad interventre; mentre due minuti dopo è Grassino a sbagliare la conclusione a tu per tu con il portiere. Dopo quasi cinque minuti di recupero arriva il fischio finale dell’arbitro e i primi tre punti, sudati e meritati, del Torino in campionato.

Le interviste

Insieme a Giada Nicco, Francesca Welter ha guidato la difesa con sicurezza, chiudendo ogni spazio agli avanti del Firenze confermando l’intesa con la compagna confermandosi uno dei cardini della squadra. Tre punti molto importanti con la classifica che ora sorride. “Era determinate vincere quest’oggi contro il Firenze, sia per riscattare la partita contro il Riviera di Romagna, sia per prepararsi al meglio alle due sfide successiva contro Verona e Tavagnacco. Nel primo tempo abbiamo giocato molto bene, riuscendo poi a tenere il risultato nella ripresa quanto con il passare dei minuti siamo calate”.
In difesa avete concesso pochissimo, aiutate dalla cerniera di centrocampo formata da Vallotto ed Eusebio. “Il Firenze sapevamo che avrebbe cercato di metterci in difficoltà con i tagli dei centrocampisti e il lavoro di Chiara e Greta è stato determinante per non concedere a loro la superiorità numerica. Hanno giocato molto bene, dimostrando che questo Torino ragione da squadra”.
Altro riscatto, quello di Arianna Ozmo. “Ha fatto benissimo, tutte le critiche ricevute in settimana non l’hanno scalfita, ha lavorato bene e oggi ha confermato che per noi è una sicurezza”. Adesso arrivano due partite sulla carta proibitive. “Noi cercheremo di fare bene, dando il massimo di noi stesse. Poi se il campo sorriderà agli avversari non ci affliggeremo, ma lavoreremo per le partite successive”.


La desiderava con tutto se stesso questa vittoria, voleva gustarsi il dolce sapore della prima vittoria nel massimo campionato di serie A e ha avuto la fortuna e la bravura di farlo in una giornata in cui le sue scelte sono state determinanti ai fini del risultato. A fine gara Eraldo Nicco fatica a contenere la gioia per il successo sul Firenze. Che sensazione si prova dopo la prima vittoria stagionale? “Dolcissima, faticosa al massimo, ma veramente molto dolce. Nelle ragazze non ho mai visto la paura di giocare, hanno retto bene nell’arco dei novanta minuti e hanno fatto tutto ciò che avevo chiesto di fare nell’arco della settimana. Personalmente sono molto soddisfatto di come hanno interpretato la gara e del pronto riscatto di alcune ragazze che non avevano convinto contro il Riviera di Romagna”. Molto importante l’ingresso nel corso della ripresa di Grassino soprattutto a livello tattico. “Per questa giocatrice è molto difficile entrare dalla panchina, ha avuto di cinque minuti per orientarsi, ma poi ha fatto ottimamente ciò che le avevo chiesto, continuando il buon lavoro svolto fino ad allora da Ponzio. Questo è un gruppo giovane che ha molta qualità e che aiutandosi come oggi può crescere molto”. Tra i riscatti va segnalato quello di Ozimo. “Quella di oggi è stata la vittoria del gruppo, la squadra sta immagazzinando quella determinazione nel lottare che io mi porto dietro da molto tempo e che cerco di trasmettere alle ragazze. Contro il Riviera Arianna aveva solo pagato l’emozione dell’esordio e sono soddisfatto di come ha reagito in settimana.
Faccio un elogio anche a Giada Nicco che ha sbrogliato molto situazioni complicate, ma non voglio escludere nessuna, perché ognuna di loro ha dato l’anima”. Ha temuto di subire la beffa una volta non sfruttate le occasione per andare sul 2-0? “Si, avrei voluto chiudere la partita, ma l’emozione ha giocato un brutto scherzo a chi ha avuto le palle per il raddoppio. E’ andata bene così quindi non ci pensiamo, con il tempo cresceremo anche in questo”.
Adesso Bardolino e poi Tavagnacco. “Noi giochiamo ogni partita dallo 0-0 e cercheremo di fare tutto il possibile per mettere in difficoltà queste due squadre, dando il massimo, poi se loro si dimostreranno più forti di noi a fine partita stringeremo la mano alle avversarie”.

Una rete per cancellare gli errori sotto porta contro il Riviera di Romagna che erano costati carissimo al Torino, per mettersi alle spalle tutte le critiche ricevute in settimana e ripartire con ancora più grinta e determinazione. Giorgia Tudisco, miglior risposta non potevi darla.
“Sono davvero molto felice, ho pensato molto alle due palle gol sbagliate contro il Riviera alla prima giornata, e questa vittoria ha davvero un sapore dolcissimo. E’ stata combattuta e sofferta, ma meritata. E’ bello vincere partite come questa”. Brave nell’interpretare al meglio le indicazione del tecnico che aveva chiesto un vantaggio immediato. “Avevamo preparato la gara nei minimi dettagli in settimana, l’obiettivo era quello di andare in vantaggio subito per poi gestire la partita lasciando il pallone al Firenze, ma chiudendo ogni varco. Così loro si sono rese pericolose solo su lanci lunghi dalla difesa”. Dedica per il gol? “Non si può dire”. Adesso il Verona delle ex Carissimi e Zorri. “Giochiamo in casa e questo è un fattore che deve diventare determinante per noi. Cercheremo di prepararci al meglio in settimana e dare tutto noi stesse sabato prossimo”.

Ultime ad uscire dalla sala stampa Giulia Grassino ed Arianna Ozimo, determinanti la prima per la sua bravura nel far salire la squadra e la seconda per le parate che hanno blindato l’1-0 consegnando i tre punti al Torino. Giulia, solo mezzora, ma di grande qualità e quantità. “Sono contenta della prestazione mia e della squadra. Ho cercato di fare ciò che mi ha chiesto il mister al momento di entrare in campo ed è andata bene”. Bene, ma non benissimo per quel gol sbagliato nel finale che poteva chiudere la partita in anticipo.
“L’importante era vincere, segnare sarebbe stato bello, ma meglio tenerselo per altre partite, magari da sbloccare”.
Arianna, per te invece una prestazione maiuscola in risposta alle malelingue che già ti avevano etichettata come inadatta ala serie A. “Era la risposta che volevo dare, penso di aver fatto bene quest’oggi e in me c’era veramente tanta voglia di riscattarmi dopo una partita non all’altezza. Adesso spero di continuare così”.
Tre punti che fanno molto comodo visto il calendario. “Si, ci permettono di respirare in classifica e di preparare al meglio due sfide delicate e sulla carta impossibili come quelle di Verona e Tavagnacco. Ma la carta non sempre ha ragione”. Il Firenze ha chiesto un calcio di rigore, ma dalle immagini si evince il tuo intervento sul pallone. “La decisione dell’arbitro è stata corretta, ho toccato, deviandola, prima la palla e poi purtroppo sono andata con il ginocchio contro l’attaccante, ma solo in un secondo momento. E’ stato bravo l’arbitro a vedere bene l’azione”.