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Torino, con Beretta nasce il 'Toro-Lab'

di Marina Beccuti
Fonte: Andrea Scappazzoni per www.cronacaqui.it

Evoluzione granata: sotto la Mole cresce a piccoli passi un piccolo Toro-Lab. Nulla a che vedere col ben più noto e collaudato sistema di casa Milan, ma un'innovazione introdotta da Mario Beretta volta ad analizzare gare e avversari attraverso un pc e l'attenzione dei suoi collaboratori. Una novità per i granata, ma non per l'ex allenatore di Parma, Siena e Lecce, che proprio in queste piazze ha sviluppato questo sistema di match analysis.

L'APERTURA - Mario Beretta ha dimostrato umiltà e massima apertura mentale nei confronti della tecnologia e ha introdotto nel suo staff la figura del responsabile della parte informatica. Il tecnico milanese e Massimiliano Canzi si conoscono dagli anni '80, ma è nel 2006 che si verifica la svolta che, per il calcio italiano almeno, è quasi epocale. Ai tempi di Beretta al Lecce, infatti, lo stesso allenatore spiegò ai più curiosi: 'Nell'intervallo, come accade nel basket e nella pallavolo, ai giocatori mostro per esempio i numeri delle palle recuperate, chiedendo loro di proseguire quel tipo di azione sulle traiettorie. Ogni settimana - altra rivelazione del ''professore'' - Canzi realizza filmati per i calciatori che, sul loro pc di casa, possono così analizzare, senza obbligo, i loro prossimi avversari'. E ancora: 'Dalle fasi di gioco siamo passati al montaggio di immagini che evidenziassero le caratteristiche di avversari, ruolo per ruolo'. L'allora allenatore giallorosso, tuttavia, precisò: 'In campo non ci va il computer. Per vincere occorre sempre una grande prestazione della squadra'.

L'ARTEFICE - E' definito come esperto di scouting tecnico-tattico e di analisi di gara, Massimiliano Canzi, che all'interno dello staff di Beretta ricopre ufficialmente il ruolo di collaboratore tecnico. Anch'egli sottoposto alla curiosità dei media leccesi, pochi mesi fa disse: 'Utilizziamo un programma specifico del costo di un centinaio di euro. Io realizzo poi i filmati, di circa 7 minuti, suddivisi per ruoli, da consegnare ai giocatori attraverso una comune chiavetta usb. L'obiettivo? Elaborare il loro pensiero sul prossimo avversario'.

L'UTILITA' - Analisi di gara e scouting sono dunque nuove parole chiave per l'ambiente granata. Beretta e il suo staff hanno maturato esperienza in questo settore innovativo del calcio al punto di arrivare all'utilizzo di questo metodo anche in tempo reale, durante le stesse gare di campionato: è infatti consuetudine per Max Canzi sedersi in panchina con appoggiato sulle gambe il proprio pc, comunicando istantaneamente eventuali significativi dati al tecnico a bordo campo. Il primo a tentare questa strada, percorrendola paradossalmente troppo presto, fu Arrigo Sacchi, che sperimentò questa possibilità - senza poterla attuare - ai Mondiali del '94. Ad oggi invece sono numerosi i tecnici che ricorrono all'uso di questo metodo: Rafa Benitez (Liverpool) e lo Special One, Mourinho, insegnano.