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Torino, Djidji: "Giusto fermarci per salvare vite umane. Con i miei compagni ci teniamo in contatto via chat"

di Marina Beccuti

Il difensore francese del Torino Koffi Djidji ha parlato dell'effetto Coronavirus al giornale francese www.calciomio.fr. Queste le sue risposte.

Sulla sua condizione di salute Djidji è in perfetta forma: "Sto bene, grazie. Rimaniamo positivi e manteniamo la speranza. Noi giocatori abbiamo ricevuto istruzioni personalizzate (preparazione fisica, prevenzione della salute, ecc.). Abbiamo interrotto i nostri allenamenti. Grazie al cielo abbiamo superato il test e siamo tutti in buona salute. Dobbiamo rispettare le normative sanitarie, come tutti gli altri. Per quanto riguarda la preparazione fisica, viene da noi stessi. Lavoriamo sodo ogni giorno".

Sulla serie A sospesa ha commentato: "Non sappiamo cosa accadrà alle diverse competizioni. Il mio punto di vista della situazione? La mia sensazione è che lasciare il tuo lavoro, la tua passione da un giorno all'altro sia speciale. Ma le nostre vite, la nostra salute sono più importanti di ogni altra cosa. Per quanto riguarda il campionato, se dobbiamo fermarci ma le vite di un intero popolo vengono salvate, allora dobbiamo farlo. Ma spero ovviamente che tutto ritorni alla normalità e che possiamo trovare il tono e i nostri sostenitori!". 

In Francia sono arrivati in ritardo a prendere provvedimenti e Djidji si era anche risentito per il comportamento dei transalpini: "Sono estremamente scioccato da quello che ho visto oggi. Penso che la popolazione non sia a conoscenza della situazione sanitaria, il che è terribile. Segui le istruzioni sanitarie, resta a casa, salva vite e quelle delle tue famiglie!".

Djidji spiega anche che si tiene in contatto con i compagni di squadra via internet: "Ci scriviamo nella nostra chat ogni giorno. Stiamo tutti bene e ci sentiamo al sicuro. Lo affrontiamo con serenità perché è stato fatto tutto per esserlo. Abbiamo tutti delle famiglie con i nostri figli, che sono anche confinati a casa. Non è facile, ma va bene perché scopriamo molte cose insieme. Cogliamo l'occasione per ritrovarci, anche se non vediamo l'ora che tutto torni alla normalità".


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