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Torino, ipotesi di formazione: la ricetta anti-Portogruaro

di Claudio Colla

Data la presenza di Ogbonna e Pratali tra i convocati, non sembrano permanere grossi dubbi riguardo la formazione con la quale i granata di Franco Lerda, nel pomeriggio di domani, affronteranno l'insidiosa matricola Portogruaro, rivelazione di questo inizio di stagione cadetta insieme al Novara. Confermatissimi D'Ambrosio e Garofalo sulle fasce, sarà proprio la coppia Pratali-Ogbonna, estremamente fisica e abile nel gioco aereo, a presidiare la porta difesa da Rubinho: attenzione dunque alle ripartenze di giocatori offensivi rapidi come Emiliano Tarana e l'ex Inacio Pià. Con Obodo in cabina di regia (ben più logico il suo utilizzo rispetto a quello di un Paolo Zanetti ben poco adatto alla costruzione di gioco), dovrebbe di conseguenza partire dalla panchina Daniele De Vezze; De Feudis a far da diga, Sgrigna il trequartista centrale, con Lazarevic schierato sulla sinistra (l'alternativa è Scaglia, che però si accomoderà probabilmente in panchina per un cambio programmato nella ripresa) e Stevanovic sulla destra (ma la posizione potrebbe spesso finire per essere scambiata con quella di Sgrigna), oltre ovviamente a Rolando Bianchi al centro dell'attacco, in una gara che richiederà molta grinta e una bella iniezione di qualità (che può giungere proprio dal centrocampista nigeriano) per essere gestita al meglio, contro un avversario che giocherà con la testa decisamente più sgombra. Nervi saldi, tanta corsa e un po' di piedi buoni: questa la ricetta per domare il Portogruaro.


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