Torino, la beffa fiorentina
Sia chiaro, la Fiorentina ha osato di più e se Sereni non ci metteva una pezza il passivo sarebbe stato più ampio, invece ha capitolato solo su Vargas, che sta diventando un bomber prezioso per i viola. Una rete che ha sorpreso il portiere granata, il quale non è riuscito a riproporsi come nei miracoli precedenti. Il Toro è cresciuto nel finale dove il pareggio poteva starci, in virtù anche del gol annullato a Franceschini. Per Farina non è stata una giornata positiva, è stato indisponente in molte occasioni, riuscendo a rovinare una partita non bella, ma che si è giocata senza esclusioni di colpi, con il Toro che ha cercato di chiudere gli spazi ai viola per poi ripartire. L'arbitro di Novi Ligure, dopo la spinta data a Prandelli all'uscita dal campo alla fine del primo tempo, ha annullato questo gol di Franceschini per fuorigioco ritenuto attivo di D'Onofrio che, anche secondo la versione di Prandelli, copriva la visuale di Frey. Regola alla mano la decisione non è scandalosa, forse ha sbagliato D'Onofrio a muoversi (in tutta sincerità non era la partita giusta per far esordire un Primavera privo di esperienza e malizia in serie A), ma il gol poteva essere convalidato.
Da questa situazione negativa, che ha portato nervosismo in campo, ne ha fatte le spese Sereni che, ingenuamente, ha preso la palla con le mani un pelo fuori dall'area, ma il regolamento parla chiaro e in questo caso non c'è nulla da eccepire sul suo rosso, che priverà la squadra di una pedina fondamentale per affrontare il Bologna domenica.
In mezzo a questo ennesimo passo falso, dove Bianchi non ha segnato, nonostante le promesse della scorsa settimana, si è visto un buon Toro, organizzato, non timoroso al cospetto di una grande del campionato, che ha fatto una gara al di sotto della scoppiettante vittoria contro la Roma. La nota positiva riguarda il ritorno in campo dal primo minuto di Vailatti, uno dei desaparecidos della stagione, il quale ha messo più autostima del solito ed è stato anche colui che ha preso il posto di Sereni in porta, meritandosi gli elogi di Frey, che ha definito la parata del giovane granata come la migliore della partita.
Ottima anche la scelta di schierare Stellone a fianco di Bianchi, tenendo in panchina Rosina, che è entrato a metà del secondo tempo ma non ha fatto nulla di straordinario, mentre il centravanti romano è stato attivo a tutto campo, pur non arrivando mai del tutto minaccioso davanti a Frey. Però il Toro ha rischiato poco, non ha osato oltre per paura di spianare la strada alla Fiorentina, per cui arriverà alla partita contro il Bologna con qualche tensione in più. Mancherà Sereni e sarà assente per squalifica anche Ogbonna, ammonito. La lotta alla salvezza è agguerrita e quel quart'ultimo posto rimane sempre legato ad un filo, anche perchè Lecce e Reggina sono rientrate in gioco, mentre il Chievo sembra messo meglio, forte dei suoi cinque punti di vantaggio.
Ma oggi tutte le attenzioni sono riversate su Superga per il 60esimo anniversario della tragedia del Grande Torino, un canto epico che mette ancora più malinconia vista la situazione attuale del Toro.