Torino, la pausa è un'insidia: con Mazzarri un solo successo dopo le Nazionali
Fonte: E. Pastorella per Tmw
Trappolone dopo la pausa. Walter Mazzarri lo sa bene, a maggior ragione se dopo due settimane di stop la strada del suo Toro si incrocerà contro una formazione che non appartiene all’élite delle big del campionato. Vedere il pericolo, non sottovalutare l’avversario, riproporre quanto di buono fatto vedere contro il Napoli: ecco i diktat del tecnico, i tasti sui quali ha battuto prima di scendere sul campo della Dacia Arena contro l’Udinese. Ha riavuto il gruppo a disposizione al completo soltanto da pochi giorni, ma in Friuli è vietato sbagliare. Anche perché il presidente Urbano Cairo era stato chiaro: “Il nostro campionato comincerà dopo la sosta, dalla gara contro l’Udinese” aveva ammonito il patron del club di via Arcivescovado prima che Belotti e soci partissero per le rispettive avventure. Riprendere dopo 15 giorni, però, è particolarmente difficile per Mazzarri: i numeri e le statistiche parlano chiaro.
Solo un successo - L’impatto del tecnico con una pausa al primo tentativo in granata era andato alla grande: era marzo 2018, i granata si presentarono a Cagliari e si imposero con un perentorio 0-4. Nel tempo, però, si sarebbe rivelato un fuoco di paglia, anche perché ad oggi è rimasto l’unico successo di Mazzarri con il Toro dopo una sosta. L’anno scorso il trend è stato da brividi: quattro partite, dodici punti a disposizione, appena quattro conquistati, frutto di altrettanti pareggi. Udinese, Bologna, Cagliari e Fiorentina, nonostante avversari non certo irreprensibili Belotti e compagni non riuscirono a trovare nemmeno un successo. E poi ci sarebbe un quinto capitolo dopo una pausa, la coppa Italia di gennaio contro i viola, che espugnarono l’Olimpico Grande Torino ed eliminarono i granata già agli ottavi di finale.
Scivolone salentino - In questa stagione c’è già stata una possibilità per provare a invertire la tendenza, invece il Toro ha commesso i soliti errori. E questa caduta ha fatto ancora più male rispetto al passato: era il 16 settembre, poco più di un mese fa, e i granata si presentavano dopo la prima pausa per le nazionali al primo posto in classifica e con la possibilità di centrare un traguardo che mancava da più di 40 anni, il tris di successi nelle prime tre. Invece, il Lecce centrò il colpo grosso, facendo scricchiolare quelle certezze costruite tra Sassuolo e Parma contro l’Atalanta che ancora oggi non sono state ritrovate del tutto. Oggi un altro test a 15 giorni di distanza, Mazzarri vuole cambiare rotta: il campionato del Toro, a detta dei vertici societari, comincia da Udine. E c’è bisogno di partire bene.