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Torino, Meggiorini: "Tifo Hellas, ma testa e cuore sono con i granata"

di Marina Beccuti
Fonte: L'Arena/TuttoB

È già partito il conto alla rovescia. La sfida tra Torino e Verona vale il paradiso. Tutti la attendono, ma lui, forse, un po' di più. Il lui in questione gioca nel Torino ma è tifoso dell'Hellas fin da quando era bambino. Il lui in questione fa l'attaccante, ha il vizio del gol e si è trasferito sotto la Mole durante il mercato di gennaio. Gli indizi sono chiari. L'identikit è tracciato. Riccardo Meggiorini, attaccante del Torino, non nasconde l'emozione per una partita dal sapore speciale.

«Mentirei a me stesso dicendo che questa partita vale come tutte le altre. Giocare contro la squadra del mio cuore è una bellissima emozione». Meggiorini, cuore da una parte e testa dall'altra? «No, cuore e testa sono per il Torino. Sono un professionista e devo dare tutto per la mia squadra. I ricordi e le emozioni possono emergere solamente nel pre e nel post partita. Durante la gara si azzera tutto e si cerca di dare il massimo per la propria formazione». Nel pre e post partita allora che cosa penserà? «Ci penseranno gli amici a farmi riflettere sulla gara. Già da qualche settimana sono bersaglio di sms ironici. Alcuni mi hanno detto, "Meggio non segnare, altrimenti ti tolgo il saluto". Altri ancora ,"Meggio mi dispiace per la nostra amicizia, ma lunedì tiferò Hellas Verona". Inutile girarci attorno la gara è molto sentita». Come la vive Meggiorini? «Cerco di rimanere sereno,tentando di avvicinarmi al meglio a questa importantissima gara. Non nego però di viverla con maggiore trasporto rispetto ad altre occasioni. Appena si è concretizzato il mio passaggio al Torino, infatti, sono andato immediatamente a controllare quando ci sarebbe stata la gara contro l'Hellas. Sono felice di vivere da protagonista questa sfida. Sono felice che lo scontro al vertice sia proprio contro i gialloblù». Se l'aspettava di vedere l'Hellas così in alto? «In un'intervista rilasciata al giornale L'Arena, dopo il successo di misura contro il Sassuolo al Bentegodi, avevo pronosticato il Verona come possibile sorpresa del torneo. La mia, a dir la verità, era più una speranza da tifoso, ma sono ben felice di non essermi sbagliato. Realisticamente ad inizio stagione le squadre candidate alla promozione erano altre, ma la formazione di Mandorlini ha sovvertito tutti i pronostici, meritando ampiamente la posizione in classifica». Ha paura del Verona? «È una squadra da prendere con le pinze, non va assolutamente sottovalutarla. Ciò che temo maggiormente del Verona è l'organizzazione di gioco. Grazie a quest'arma l'Hellas ha saputo vincere partite complicate e molto rognose, come quella contro il Gubbio di qualche settimana fa. La forza del Verona sta proprio nel gruppo che Mandorlini ha saputo plasmare fin dalla scorsa stagione. Ci sarà da soffrire». Non teme alcune individualità dei gialloblù? «Il Torino sulla carta e spero anche nella realtà dispone di maggiori individualità rispetto al Verona. Giocatori come Bianchi o Antenucci penso non abbiano bisogno di molte presentazioni. Se dovessi togliere un giocatore al Verona nella sfida di lunedì opterei per Emil Halfredsson, il vero valore aggiunto dei gialloblù». Ci presenti il suo Torino … «Il Torino ha saputo incanalare nel verso giusto la rabbia accumulata nelle passate stagioni. Troppe annate fallimentari, con il sogno serie della serie A sfumato nelle ultime battute, pesano come un macigno sul popolo granata. La piazza, la società e noi giocatori desideriamo fortemente ritornare in massima serie. C'è grande voglia di rivalsa. Seguendo le indicazioni di mister Ventura siamo certi di poter raggiungere il nostro obiettivo». Le sarebbe piaciuto giocare questa sfida a maglie invertite? «Giocare con la maglia dell' Hellas è sempre stato il mio sogno nel cassetto. Quando si creeranno le condizioni ideali per il mio trasferimento in maglia gialloblù, non sarò di certo io a frenare la trattativa. Per il momento mi trovo benissimo a Torino, dove ho raggiunto un grande maestro di calcio, come mister Ventura. Con lui ho la possibilità di ripartire, dopo alcune stagioni con più bassi che alti in serie A. Tornando alla partita di lunedì, posso dire che mi sarebbe piaciuto giocarla sul terreno del Bentegodi. Sarebbe stata una doppia emozione». Conosce qualche giocatore dell'Hellas? «Ho un buon rapporto con Nicola Ferrari. Lo conosco anche al di fuori del terreno di gioco. Entrambi vogliamo vincere».