Torino, Proto ci riprova, tanti i dubbi
Alessandro Proto si è presentato a La Stampa per annunciare la volontà di proseguire la trattativa per l'acquisto del Toro, ovviamente solo come intermediario dei sei imprenditori che compongono questa fantomatica cordata che rimane ancora anonima. Secondo quanto riferisce Proto nell'intervista (caso strano i nuovi presunti compratori arrivano sempre quando si parla di mercato invernale...) la cordata avrebbe già un progetto, potenziare la squadra, il settore giovanile, poi arriverà l'eventuale business immobiliare della Cittadella granata. Il Torino, sempre secondo quanto riferisce Proto, vale poco, il vero valore sono i suoi tifosi. La cosa che stride maggiormente in tutto ciò è rendere noto un progetto prima ancora di incontrare Cairo, se mai lo incontrerà. Inoltre stride già la dichiarazione di voler scegliere un grande allenatore, di fatto bocciando quello che sta facendo Lerda, da tutti indicato come uno dei grandi mister del futuro italiano. Soprattutto simili dichiarazioni non sono opportune in questo momento della stagione, dove tutto l'ambiente va compattato per raggiungere la promozione. Inoltre, una cordata formata da sei imprenditori non potrà mai andare d'accordo nel trovare un intento comune. Diffidare dalle cordate è lecito: basta ricordare quanto successe con la gestione Cimminelli. Beppe Aghemo, ai tempi in cui acquistò da Vidulich, aveva anch'egli una cordata formata da più persone, ma quando si trattò di chiudere l'affare, ovvero mettere i soldi, si trovò da solo con Franco Cimminelli. Al punto che dopo poche settimane Aghemo lasciò la presidenza granata per incompatibilità con il capo della Ergom. Il resto non è il caso di andarlo ancora a scomodare perchè tutti hanno ancora sotto gli occhi cosa successe nell'estate 2005. Ma siamo sicuri che anche la Juventus non abbia bisogno di una nuova proprietà? Non ci risulta che i rampolli degli Agnelli siano così abili nel calcio e magari La Stampa potrebbe suggerire qualcuno alla Vecchia Signora, che ha bisogno davvero di rifarsi il trucco.