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Torino, quanto è corta la classifica

di Marina Beccuti

La serie B, sotto alle due primedonne, Atalanta e Siena, non decolla, sta perdendo punti il Novara mentre il Varese resta stabile, anche se la terza e quarta piazza al momento rimane salda nelle mani dei piemontesi e dei lombardi. Il Torino rimane all'undicesimo posto, a quattro punti dai playoff, può acciuffare la quinta o sesta posizione, sempre meglio di niente. Ma non può nemmeno far finta che dietro è a sette lunghezze dai playout. Se cambia il trend negativo il pericolo si allontana, ma dopo quattro sconfitte consecutive e l'attesa di una trasferta difficile come quella di Ascoli, c'è da aspettarsi di tutto.

Parlare già di flop da parte di Papadopulo forse è presto, ma quello che spaventa non sono i risultati, bensì il gioco, che rimane sconnesso tra i reparti con qualsiasi modulo si giochi. E anche l'effetto a sorpresa, ovvero i gol di Bianchi, sembrano essersi persi nell'agonia generale. Il capitano dovrebbe stare più sereno, i bomber per segnare necessitano anche di questo, se viene messo in discussione, anche Rolandinho rischia di finire nell'apatia generale e se perde anch'egli la solita grinta non ci sarà più nulla da fare.

Contestazioni e ritiro non servono a niente, la malattia è grave e cova da tempo. Ad un lungo degente a volte può servire più una carezza di un calcio nel sedere. Meglio provare a raddrizzare la situazione e stare vicini alla squadra con passione. Se questi ragazzi hanno dignità ed un pizzico di amore per se stessi, per il calcio e per la maglia che indossano, devono tirare fuori le palle. Poi a giugno si faranno conti e se sarà ancora un fallimento il Toro dovrà essere rifondato in toto, nessuno escluso.


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