TORINO, Rolando ora aspetta Lotito
Fonte: La Stampa
Sull’aereo che ha riportato la squadra a Torino a notte fonda, Rolando Bianchi pensava già alla partita di domenica con la Lazio. All’Olimpico sfida molto calda, dal sapore particolare per l’attaccante che con la maglia biancoceleste ha giocato da gennaio alla fine della stagione. In realtà il colore dei suoi indumenti da gioco doveva essere diverso: granata. Anche nel momento in cui si è preso la responsabilità di calciare il rigore: "Il nostro numero uno è Rosina, senza di lui ho chiesto ai compagni di andare sul dischetto. Mi sentivo sicuro".
Quella laziale non rimarrà un’esperienza memorabile della sua carriera, con Lotito non c’è stato rapporto di vero amore. Inizio stentato, poi il lento decollo con un totale di 15 presenze e 4 gol. Il debutto con la squadra di Rossi, ironia della sorte, proprio all’Olimpico contro il Toro. Una pagina nera per l’attaccante. Entrò a partita iniziata accolto da un diluvio di fischi e dopo pochi minuti si beccò il cartellino rosso e abbandonò la partita. Ma il Torino era nel suo destino.
Del resto Bianchi ha dimostrato di volere davvero il Toro, al punto da ridursi l’ingaggio di un milione e mezzo. Ora ne guadagna uno a stagione, più i premi. È ancora in rodaggio, ma i compagni stanno facendo il massimo per aiutarlo a entrare in sintonia con il gruppo. E la prestazione di ieri sera conferma che il suo decollo è imminente. Quindi è pronto per la Lazio.