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Torino, una squadra intera di esuberi: Giampaolo vuole sfoltire

di Elena Rossin
Fonte: Tmw
Marco Giampaolo

Dalla rosa troppo corta alla rosa troppo ampia, il Toro deve ancora trovare il giusto equilibrio. Perché se l’anno scorso, su chiara volontà di Mazzarri, i granata si erano ritrovati in debito di ossigeno specialmente nel post-lockdown, e Longo ne sa qualcosa, ora per Giampaolo c’è il problema inverso. Al Fila, tra giovani e rientri dai prestiti, ne sta allenando 34: un numero eccessivo, come è semplice intuire. Ed è anche per questo motivo che il club di via Arcivescovado, ancor prima di inserire gli ultimi tasselli che mancano al tecnico, ha cominciato la campagna delle cessioni. Il primo è stato Aina, già sbarcato in Inghilterra al Fulham, poi si valutano tante situazioni. Indicativamente, potrebbero essere una decina le uscite, al netto di un paio di altre entrate. Su questo tema, però, il ds Vagnati non ha voluto svelare le manovre del club: “Non direi nemmeno sotto tortura quanti calciatori vuole il mister, sarebbe da novellini: ma sappiamo benissimo cosa dobbiamo fare” aveva dichiarato nelle scorse settimane. E il suo lavoro, anche sul fronte uscite, è tanto.

Squadra di esuberi - Ci sono i portieri, attualmente cinque: Milinkovic-Savic e Zaccagno hanno le valigie pronte e aspettano una chiamata, il trio degli estremi difensori sarà lo stesso dello scorso anno, Sirigu-Ujkani-Rosati. Dalla retroguardia potrebbe arrivare un tesoretto, con Izzo e Lyanco che hanno estimatori, mentre Djidji è finito nel mirino di Spezia e Dinamo Zagabria. Per Berenguer è in atto un derby spagnolo Bilbao-Real Sociedad, De Luca può finire al Brescia, i canterani Edera e Millico si guardano intorno: il campione d’Italia con la Primavera piace alle emiliane, il 2000 ha attirato le attenzioni dello Spezia. E poi ci sono Zaza e Iago: se per il primo non ci sono offerte consone alle richieste, lo spagnolo ha ricevuto una chiamata interessante.

Dubai chiama - Se il Benevento non lo stuzzicava particolarmente, ben diverso è l’Al Nasr: un contratto ricchissimo, più di quello in atto con il Toro, mentre sotto la Mole non è scoppiato il feeling con Giampaolo, con tanto di panchina per 90 minuti contro la Pro Vercelli. Iago riflette, c’è anche lui sulla lunga lista dei partenti. E il fatto di non essere tra i punti fermi della squadra del tecnico di Bellinzona è più di un indizio sul suo futuro.


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