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Torino, Vanoli non ha colpe. Sia lasciato in pace

di Marina Beccuti

E' da alcuni giorni che qualche media comincia a mettere in discussione Vanoli sulla panchina del Toro, probabilmente gira qualche voce, ma sembra impossibile che la società granata cominci a fare questo discorso, dopo che l'ha corteggiato per alcune settimane, pagando anche una clausola rescissoria, ottenuta pure con lo sconto dal Venezia. Dal "salutate le capolista" quando all'inizio il Toro è stato anche primo in classifica, al delirio delle ultime partite non andate bene. Ultima la sconfitta contro la Fiorentina, seppur di misura.

Ora c'è il derby che, per alcuni, potrebbe già essere l'ultima spiaggia per Vanoli, proprio il derby, che il Toro non vince da secoli (ne ha vinto uno solo, nel 2015, pareggiandone cinque, perdendone ventuno), nell'era Cairo. Sembra davvero fuori da ogni fantasia pensare di esonerare Vanoli dopo il derby che, non essendo ancora stato giocato, può portare ancora a qualche speranza che non arrivi un'altra batosta.

Purtroppo l'infortunio di Zapata ha portato ad un buco pazzesco in attacco, visto che anche la difesa non è impeccabile, nonostante che Milinkovic quest'anno se la stia cavando egregiamente. Adesso bisogna anche considerare quanto starà fuori Adams per capire se nel derby sarà Nije ad affiancare Sanabria.

Fatto sta che se davvero ci fosse da esonerare qualcuno è chi ha condotto la campagna acquisti estiva, o meglio chi non ha messo i soldi, pur vendendo Buongiorno e Bellanova, per creare una squadra competitiva. Sperando appunto nel fato che Zapata stesse bene tutta la stagione. Senza scomodare se mia nonna avesse le ruote sarebbe un carro, possiamo ragionare che i due prima citati, venduti al Napoli e all'Atalanta, fossero rimasti qualche punto in più ci sarebbe.

Invece di vendere solo giocatori forse sarebbe il caso di vedere se c'è qualche buona opportunità di cedere proprio l'intera squadra. Sta arrivando il momento in cui Cairo diventerà più longevo di Pianelli, il 1° dicembre 2024. Dopo i festeggiamenti si potrebbe ragionare diversamente. Tanto l'attuale presidente non sarà mai amato come fu Pianelli, anche se all'epoca tanti l'avevano criticato, malamente.