Toro-Albinoleffe, stessi punti ma paghe d'oro per i granata
Fonte: Andrea Scappazzoni per www.cronacaqui.it
Stessi punti in classifica, conti in banca diversi. Le due realtà dei giocatori di Albinoleffe e Toro si distinguono soprattutto per gli ingaggi. La società lombarda, infatti, spende quest’anno circa un milione e 700 mila euro di stipendi per una trentina di giocatori in rosa. I granata, per lo stesso numero di tesserati, 15 milioni circa, quasi dieci volte tanto. E per il momento i risultati danno ragione ai prossimi avversari dei granata in campionato.
CHE DIFFERENZE
Tutto l’Albinoleffe, in pratica, costa meno di Rolando Bianchi, capitano granata e giocatore dallo stipendio più alto in squadra coi suoi quasi due milioni lordi. E pensare che i giocatori più pagati dei bergamaschi sono i quotati Pelizzoli, Bombardini e Cellini, giocatori che fanno la differenza per meno di 300 mila euro. Eppure il divario non si è visto in campo: per ingaggi il Toro avrebbe dovuto stravincere questo campionato, e invece si ritrova invischiato in una zona della classifica che non dovrebbe appartenergli e che ha creato disagi e disordini fino a qualche settimana fa.
ALTRO MONDO
E pensare che fino a metà gennaio la differenza di monte ingaggi era ancora più alta, complici le presenze in gruppo dei “big” (negli stipendi) come Di Michele, Diana, Colombo, Calderoni, Pratali, Pisano. Questi giocatori - in parte pagati tuttora dal Toro - confrontati ai nuovi arrivi D’Aiello, D’Ambro sio, Pestrin e via dicendo, stavano (e stanno, almeno parzialmente) facendo sprecare al presidente Cairo una cifra vicina ai tre milioni di euro.
ESAME DI CONTINITA’
Quella di domani con l’Albinoleffe, tuttavia, non è solo una sfida tra “ric chi e poveri”, ma è anche una prova del nove per Colantuono, che ora vuole rilanciare le ambizioni del gruppo. Resettato l’ambiente, tagliate le spese, da dieci giorni il Toro si può dire che sia ripartito. Inizia a convincere la squadra granata, ma serve ancora una cosa per riportare dalla parte di Bianchi e compagni i tifosi: la continuità. L’Albinoleffe, prima della sconfitta subita con l’Ancona sabato scorso, era riuscito ad infilare sette risultati utili di fila, con due pareggi e cinque vittorie consecutive. Un’accelerata che il più quotato Toro non è mai riuscito a dare in questo campionato in cui, solo ora, si ritrova per la prima volta nelle condizioni di poter allungare la striscia positiva di risultati utili a quattro partite. Un’anomalia grave, questa, che necessita di essere curata.