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Toro, c'è un rosso da 12 milioni

di Federico Danesi
Fonte: calcioefinanza.it

Negli ultimi cinque anni il bilancio del Toro ha sempre chiuso in attivo, ma quello approvato il 31 dicembre 2018 con le cifre relative all'anno solare passato riporta i conti in rosso di 12,3 milioni. Un passivo dovuto in particolare alle plusvalenze, come anticipa il sito calcioefinanza.it che riporta i dati. Sui conti del Toro pesano gli acquisti di giocatori come Izzo e Meité costati 10 milioni, ma anche i rinnovi e prolungamenti: Iago Falque in autunno ha allungato il contratto sino al 2022 arrivando a 1,8 milioni netti annui, la stessa cifra di capitan Belotti (1,8 milioni netti), mentre poco sotto ci sono Sirigu (1,7 milioni), Zaza (1,6 milioni), Nkoulou (1,5 milioni), Rincon, Ansaldi e Baselli (tutti 1,4 milioni), Izzo (1,3 milioni) e De Silvestri (1,2 milioni). Così i costi sono passati da 92,1 a 108,8 milioni, grazie anche alla crescita dei costi per il personale passati da 54,5 a 61,9 milioni e agli ammortamenti dei calciatori (da 15,9 a 20,8 milioni) mentre le spese per salari, stipendi e premi solo dei giocatori e dello staff della Prima squadra solo saliti da 47,5 a 54 milioni. Voci positive invece per i ricavi da stadio (+20,1% da 4,9 a 5,9 milioni), i proventi per i diritti audiovisivi (+6,1% da 50,9 a 54,1 milioni), i proventi commerciali (+6,8%; da 8,3 a 8,8 milioni). Infine, al netto delle plusvalenze il fatturato è aumentato da 69,8 a 76,7 milioni. In definitiva, aver trattenuto i giocatori migliori e aver investito sul mercato (quello estivo, beninteso), pesa sulle casse della società anche se non sono dati drammatici.


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