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Toro di nuovo all'inferno

di Marina Beccuti
Fonte: Massimo De Marzi per Nesti Channel

Per il Toro c'è stata una clamorosa e inattesa retromarcia, dopo i quattro risultati utili successivi alla rivoluzione di mercato di gennaio (e al ritorno in panchina di Colantuono). E’ vero che ci sono stati errori arbitrali e un pizzico di sfortuna, ma quando si perde in casa contro una Salernitana ultima e con un piede e mezzo già in Lega Pro, per giunta andata in svantaggio dopo pochi minuti, significa mancare di carattere e personalità. Allucinanti i tre gol presi, figli di errori dei giocatori più esperti, arrivati durante il mercato estivo (Zoboli e Loria su tutti), a conferma che è stata sbagliata in estate la costruzione della squadra che avrebbe dovuto ammazzare il campionato ed essere in A ad aprile, mentre oggi ci si ritrova nell’anonimato di metà classifica dopo aver cambiato pelle a metà stagione.

In un turno in cui le prime hanno fatto a gara a rallentare, un successo del Toro avrebbe consentito di arrivare ad un passo dal sesto posto, invece la formazione di Colantuono oggi tornerà al lavoro per iniziare a preparare una trasferta che si annuncia molto calda a Padova: i veneti, che all’andata aprirono la crisi granata sbancando lo stadio Olimpico, ora si ritrovano penultimi e con un successo sabato risucchierebbero il Toro nella colonna di destra della classifica, nel mischione delle squadre che vogliono evitare i playout. Insomma, Bianchi e compagnia restano sospesi nel limbo, con la speranza di acciuffare ancora i playoff ma anche con la paura di sprofondare in zona retrocessione. Per i tifosi del Toro, purtroppo, non c’è mai fine alle sofferenze.


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