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Toro: dicci tre parole

di Giulia Borletto
Fonte: srweb.eu

Ci vorrebbe un atto di coraggio oggi ... ma tutto tace!

A seconda dei giorni che passeranno dalla condanna ad un altro anno di serie B ed il momento in cui sentiremo "La voce del Padrone", potremo capire che aria tira intorno al Torello nostro.

Ci vorrebbe veramente un atto di coraggio da parte del Presidente e usando il mezzo di comunicazione che preferisce, dovrebbe parlare allo sperduto popolo granata, con franchezza, senza tanti giri di parole, spiegando quali sono i suoi reali progetti per il futuro della squadra e della Società.

Non vorremmo sentire parole che snocciolino cifre, ma sapere innanzitutto come siamo messi sotto il profilo vendita societaria.

Cairo va via ... Cairo resta.

A differenza di altri non abbiamo pregiudizi nei suoi confronti, anche perchè bisogna essere chiari noi per primi, non pensiamo che le colpe siano tutte sue.
Lo abbiamo visto ammaliato e lusingato oltre modo nei tempi dei vari Zaccheroni, da chiunque passasse vicino al granata ... dire che con ogni probabilità è stato anche un po' preso in mezzo, pensiamo, non si distacchi molto dalla realtà, certo è che però questa non può essere una scusante.

Ma oggi di quello che è stato, a patto che non si ripetano gli errori, non ci interessa minimamente, l'acqua passata non macina più e stare a piangerci addosso è un esercizio che non può essere perpetuato in eterno ... la depressione granata è un articolo che lasciamo volentieri ad altri.

Oggi ci interessa sapere qualche cosa di basilare:
1) La proprietà
2) Il Filadelfia
3) La prossima stagione
Per il resto c'è tempo ma per queste tre cose no!

1) La proprietà:
Di vivere in bilico fra oggi ci sono, domani forse, ci sono ma senza investimenti ... aggiungete voi la causale che più vi piace ... non ci interessa.
Se il problema sono le persone che gli urlano contro, il dover vivere con la scorta, essere costretto a guardare le partite da dietro un vetro, scappare di corsa prima che la partita finisca ecc ecc., allora non c'è più nulla da dire o da fare, si scelga la soluzione più indolore e avanti con il futuro.
Zaccarelli (?) o Pinco Pallo al timone e Cairo a fare i conti in attesa d che arrivi un nuovo proprietario può essere la soluzione.
Cairo rimane e rilancia ... bene ma si innauguri una nuova stagione di comunicazione e basta con allenatori fenomeni stile Novellino e Lerda che chiudono le porte al mondo per non dover giustificare le loro mancanze.
Ricordiamo oggi al Novellino con il ghigno della vendetta che pure lui è rimasto ancora una volta a bocca asciutta ed a Foschi che non ha ancora concluso nulla.

L'importante è dirci di che morte dobbiamo morire.

2) Il Filadelfia:
Da qui bisogna ripartire senza se, senza ma, senza fondazioni varie (nel senso che non siano di ostacolo), senza politici che si siedono su storiche panchine mentre sono a caccia di voti, senza che la pletora infinita di approfittatori di ogni genere si faccia di nuovo sotto per amministrare un ammasso di macerie che sono la vera storia di questi colori ed in pectore anche il futuro.
Filadelfia come settore giovanile da rilanciare e da curare e se è vero che Cairo non è Moratti è anche vero che limitarsi a fare il conto di quante pecorelle si hanno nel cortile non è esattamente il compito di chi deve andare a caccia di talenti.
Benedetti è un ottimo papà per i suoi ragazzini, ma da Comi ci si aspetta di più.

3) La prossima stagione:
Non vogliamo sapere se Bianchi va via ... tanto è già partito ... perchè servono i soldi che si ricaveranno dalla cessione, nemmeno sapere il destino di Ogbonna, che si vendano al miglior prezzo quelli che hanno mercato e poi ... un allenatore degno di questo nome, un gruppo di giocatori con fame, voglia e con il sorriso sulla faccia perchè di incazzati perenni ne abbiamo visti anche troppi in questi anni.

Dire chiaramente quali sono le ambizioni, in modo tale da non creare aspettative inutili e puntare su di un rilancio programmato in almeno tre anni ... tutto il resto è noia.

Oggi sarebbe importante sapere che fine si farà ... come diceva il pelatone degli anni 30 e 40 ... questo è l'imperativo categorico ... sapere da che parte si va a parare.

Più tempo passa e peggio è.

PS: in ritiro in un posto vicino per favore ... se il pubblico avesse partecipato di più alla vita della squadra con ogni probabilità qualcuno avrebbe fatto meno il "fenomeno".


GMC


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