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Toro, due le chiavi per il successo: efficacia difensiva e strapotere atletico

di Claudio Colla

Legittimato anche dal palo colto nel finale di gara da Dejan Kulusevski, seguito a stretto giro di posta alla gemma di Manuel Locatelli, il successo juventino nel Derby della Mole di sabato lascia comunque un profondo e indigeribile amaro in bocca, a squadra, società, e pubblico granata. A margine del risultato finale, il Toro di Ivan Juric ha lasciato il terreno di gioco con l'onore delle armi, giocandosela per lo più ad armi pari con quello che, al di là delle stringenti problematiche ancora in buona parte da risolvere, resta un titano dell'attuale scena calcistica nazionale.

A pochi giorni dalla stracittadina, pubblico e lettori erano stati interpellati su quella che avrebbe potuto essere la chiave di volta della gara contro la Juve. Ebbene, per quasi la metà degli intervenuti al sondaggio, efficacia difensiva - finora indiscutibile, numeri alla mano - e strapotere atletico sono le carte migliori che il Toro ha potuto giocarsi. Contro la Juve e, presumibilmente, in linea generale. Quasi il 30% delle preferenze, poi, per la qualità sulla mediana: bianconeri in ripresa, certo, ma lo scontro non è stato così lontano dall'essere alla pari, peraltro in assenza di Dennis Praet, centrocampista granata dal tasso tecnico probabilmente più elevato in assoluto. Non all'altezza delle aspettative, questa volta, Josip Brekalo: il 15% dei votanti lo aveva scelto come bringer of doom, sulla carta, della gara, a fronte di quella che si è rivelata una prova piuttosto involuta, ancorché generosa, dell'ex-Wolfsburg. Sotto l'8%, infine, la quota di chi aveva puntato su Toni Sanabria, che non ha usufruito, anche a causa di un approccio alla gara meno brillante dal punto di vista individuale, delle chance che sei mesi fa lo avevano portato a punire i cugini con una doppietta.

Di seguito il link al sondaggio: https://www.torinogranata.it/sondaggi/sondaggio-154