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Toro, Gabionetta e Lazarevic le giuste armi anti-Dea

di Giulia Borletto

Le due vittorie consecutive ora non possono bastare. C'è da continuare con una striscia positiva che mancava da troppo tempo, ma che ora sta facendo tornare il buonumore in casa Torino. Se la partita di mercoledì potesse coincidere poi con una gara più, diciamo, leggera forse il sorriso si allargherebbe anche a tutta faccia, ma l'Atalanta fà davvero tremare le gambe. All'andata a Bergamo, la squadra di Colantuono diede del filo da torcere ai granata, che si sono arresi solo sul finale e immeritatamente. All'Olimpico la posta sarà ben più alta che mesi fa: vincere avvicinerebbe alla vetta la formazione Lerda, che al di là delle ovvietà, ha bisogno di rifiatare come non mai e magari di preparsi alle gare con serenità e leggerezza. Come si sconfigge l'Atalanta quindi? Giocando come il Torino sà di poter giocare, sfruttando la velocità delle fasce e la scaltrezza dei gioiellini in avanti e magari sperando che quel Gabionetta cercato e finalmente arrivato a distanza di 6 mesi, possa finalmente dare sfogo alla sua voglia di calcio giocato. Oggi è tornato a forzare la mano in allenamento dopo lo stop che gli impedito di esordire contro il Portogruaro. Chissà che non sarà proprio lui a scagliare il cross magico pronto a piombare sulla testa di Bianchi per poi insaccarsi in rete. Lo stesso bomber dai 50 gol in maglia granata sta facendo il possibile per superare la contusione rimediata sabato pomeriggio, ma non dovrà preoccuparsi: il Torino è ricco di giocatori con fame di gol. Primo fra tutti? Quel Lazarevic che contro i veneti ci ha provato ben due volte e che ha annunciato: "Prima o poi farò anche io gol!".


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