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Toro, i malumori di Obodo per la tribuna di Reggio

di Giulia Borletto

Essere relegati in tribuna non piace a nessuno. Tanto meno se ti chiami Obodo e fino a qualche mese fa giocavi in Serie A. Sabato a Reggio al momento della lettura dei titolari e di chi sarebbe stato destinato in panchina, l'ex Udinese non si è sentito nominare in nessuna delle due liste. La sua reazione non è stata delle più tranquille, anzi, Petrachi e il team manager Ferri hanno dovuto portarlo fuori dallo stanzone del Granillo per calmarlo. "Per portarmi fin qui solo per mandarmi in tribuna, allora potevate la sciarmi a casa mia in Nigeria ancora per un giorno, dopo i funerali di mio papà. Non è giusto, non mi merito questo", avrebbe detto il ghanese senza mezzi termini e la risposta dei due dirigenti granata non è stata da meno, anche se entrambi hanno capito lo sfogo, essendo stati anni fa dei giocatori. "Umanamente posso comprendere quello sfogo, ma professionalmente no", ha detto Petrachi come si legge sul Tuttosport, "e a Chris lo abbiamo subito spiegato. Lui c’è rimasto male, non se lo aspettava di finire in tribuna, però neppure Lerda e i suoi compagni meritavano quella scenata. La società doveva intervenire subito e noi lo abbiamo fatto: Lerda ha un potere decisionale importante e chiunque è tenuto a rispettare le sue decisioni. Non c’era bisogno di conferme, ma nel Toro i giocatori sono tutti uguali: non contano i curriculum, le carriere, le etichette, in campo vanno quelli che durante la settimana si sono allenati meglio. Non è certo per colpa sua, ma Obodo è rientrato dalla Nigeria solo giovedì e Lerda evidentemente ha visto meglio Belingheri, Gasbarroni e Suciu, avendoli portati in panchina. In quella mezz’ora Obodo era furibondo, poi il primo a rendersi conto d’aver esagerato è stato proprio lui".

La protesta di Obodo comunque racchiude tutta la sua disapprovazione dopo essere sceso di categoria per giocare con continuità, cosa che a Torino non sta accadendo. "Chris dovrebbe essere il valore aggiunto del nostro centrocampo, però al momento non è così. Noi lo stiamo aspet­tando, lui però può e deve fare molto di più". Proprio lui ha nell'immediato chiesto scusa per l'accaduto e fatto un in bocca al lupo alla squadra. Ma per quanto accetterrà ancora di non essere un titolare?


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