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Toro, i segreti della salvezza

di Marina Beccuti
Fonte: www.cronacaqui.it

La salvezza del Toro passa dalla Sicilia: Palermo e Catania saranno le prime due avversarie dei granata nell’arduo percorso che attende gli uomini di Camolese in questa combattuta volata finale.


IL CAMMINO

Il Toro, che finora ha vinto appena cinque partite in campionato (su 29 giornate disputate), è subito chiamato ad una vittoria fuori casa dove, peraltro, non ha mai ottenuto i tre punti in questa stagione. Ma se in casa del Palermo, domenica, sarà importante fare bene, ancora di più lo sarà la settimana successiva, quando il Catania sbarcherà all’Olimpico. A seguire, Rosina e compagni saranno attesi dalla proibitiva sfida di San Siro col Milan e da altre tre terribili trasferte: Firenze, Napoli e Roma.


SALVEZZA IN CASA?

La salvezza dei granata quindi non può che passare dall’Olimpico e dalle gare che il Toro (24 punti) disputerà di fronte al proprio pubblico. Con l’appoggio della propria gente, la squadra di Camolese dovrà fare il possibile (e anche qualcosa di più) per mettere in tasca i tre punti contro Siena, Bologna e Genoa. In particolar modo sarà fondamentale lo scontro diretto in casa con i rossoblu di Mihajlovic.


CORSA A 4

Non c’è però solo il Bologna nella corsa alla permanenza in serie A di quest’anno. Se la Reggina (20 punti) sembra ormai spacciata lo stesso non si può dire del Lecce (24 punti) -reduce dal cambio tecnico che ora vede De Canio alla guida della squadra - ma anche del Chievo (30 punti). I gialloblu sembrano avere il calendario più duro: gli uomini di Di Carlo dovranno infatti affrontare le prime tre della classe (Inter, Juve e Milan) oltre a Roma e Napoli (in trasferta) senza dimenticare lo scontro diretto col Bologna alla penultima giornata.


PALERMO E MOU

Al di là dalle avversarie, però, il Toro deve guardare a sé stesso e da subito deve pensare solo ad assicurarsi bottino pieno in casa della squadra di Ballardini, domenica prossima. Una sfida che, tra l’altro, significa molto per l’attuale ds granata, Rino Foschi, che per sei anni ha lavorato al fianco di Zamparini costruendo un Palermo competitivo: «Se proverò emozione domenica? Chiunque al mio posto sarebbe emozionato - ammette -: in rosanero c’è stato un ciclo fantastico nel quale abbiamo centrato l’Europa per tre volte». Infine, Foschi risponde all’ipotesi di un interessamento di Mourinho nei confronti di Matteo Rubin: «Non ne so nulla. Credo che gli abbiano consegnato delle relazioni, altrimenti non saprei spiegarmelo: in ogni caso si tratta di un giocatore bravo, di qualità e prospettiva».
 

 

Andrea Scappazzoni


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