Toro, quando la sfiga è da Champions
Fonte: www.cronacaqui.it
Il Toro si consola: se non altro, infatti, per sfiga è da Champions. O almeno è quel che suggerisce il quotidiano spagnolo El Pais, che mette la storia dei granata in cima alla lista della squadre più sfortunate d’Europa.
SFORTUNA “EUROPEA”
Gli elementi a supporto della “tesi” di Enric Gonzalez (esposti in un articolo intitolato «La storia del gatto morto») sono ben noti ai tifosi del Toro: si va dalla tragedia di Superga, che annichilisce una delle squadre più forti di tutti i tempi, fino alla storia recente, tra serie B e ricorsi al Tar, passando per la tragica morte di Gigi Meroni, Farfalla Granata investita da colui che, qualche anno dopo, diventò presidente dello stesso club portandolo al fallimento nel 2005 con Cimminelli. Quanto basta (e sarebbe difficile affermare il contrario) per dire che la storia del Toro è caratterizzata da una quantità industriale di sfortuna.
TABU’ DA SFATARE
Eppure, sfortuna o no, Novellino e i suoi uomini oggi devono affrontare altri problemi e altre “disavventure”. Archiviata la parentesi Ciuccariello, c’è un campionato da salvare e nella sfida di domenica sono tre i tabù da sfatare per rilanciare le ambizioni del Toro. In era Cairo, infatti, i granata non hanno ancora battuto l’Udinese: nelle precedenti cinque sfide coi bianconeri, Rosina e compagni hanno sempre perso, nonostante tre allenatori diversi (Zaccheroni nel 2006-07, Novellino nel 2007-08 e De Biasi nell’ottobre 2008): e proprio dalla sfida dell’andata, inoltre, i granata hanno iniziato a subire discutibili decisioni arbitrali che, in quell’occasione, portarono all’annullamento di un gol regolare di Bianchi sullo 0-0.
A SECCO NEL 2009
Ma tra i “complessi” che il Toro deve superare domenica attraverso una prestazione convincente c’è, inoltre, quello riguardante i tre punti. La squadra guidata da Walter Novellino nel 2009 non ha ancora vinto una partita, sebbene sia imbattuta nelle ultime cinque uscite ufficiali. Contro l’Udinese servirà quindi il miglior Toro per cercare di compiere quel salto di qualità per la definitivo ripresa di una squadra che ha tutte le carte in regola per ottenere una salvezza che, inevitabilmente, passa da una vittoria domenica all’Olimpico. Lo sanno i tifosi, che sosterranno la squadra per 90’, lo sa Novellino e gli stessi giocatori che, tra le mura amiche dell’ex Comunale, non vincono dal 21 dicembre scorso, quando riuscirono ad imporsi sul Napoli col punteggio di 1-0.
Andrea Scappazzoni