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Toro, tornano i conti

di Marina Beccuti
Fonte: www.srweb.eu

Nella giornata dedicata al "rientro" di Saumel, alla celebrazione del suo ritorno nelle vesti di titolare continuano a tenere banco gli infortuni.



Proprio da li si è partiti ad analizzare il momento felice di Jurgen, perchè gli infortuni di Coppola e Zanetti hanno agevolato il suo rientro.



Saumel si era perso lo scorso anno, c'è chi parla di distrazioni varie all'inizio (ma sono fatti suoi) e poi un ginocchio malandrino lo ha costretto al ruolo di "alieno" escludendolo dalla lotta per la serie A.



La preparazione estiva e le cure di Colantuono che lo ha mandato a farsi il fiato e recuperare il passo in Primavera, ce lo hanno restituito "bello fresco" e lui è riuscito a ritagliarsi un posto che ora difficilmente qualcuno riuscirà a portargli via.



Quest'estate era stato messo in vendita ed il lungo stop gli ha fatto perdere pure la nazionale, ma lui in barba al detto che recita: " I giocatori austriaci sono solo degli sciatori mancati", non si è demoralizzato ma ha pensato solo a ricostruirsi ... una favola a lieto fino, almeno fino ad ora.



Purtroppo però gli infortuni continuano ad essere un problema in casa Toro e l'ultimo quello di Colombo, che sulle prime cioè quando è "stramazzato" in campo sembrava essere solo una contusione, è in realtà un infortunio muscolaere "importante" che lo terrà fuori un po' più di un mesetto.



Si segnalano anche i mali di stagione, cioè le influenze di Pisano e Diana a completare il quadro ... insomma il Cola prima di fare la formazione deve sempre andare a leggere il registro degli indisponibili prima di mettersi a pensare.



Importante però in questo momento che i giocatori delle ultime due partite stiano bene, in modo tale da avere più continuità di rendimento.



Una riflessione (breve) sul tipo di schieramento: ormai è chiaro che rinunciare ad un bricciolo di fantasia, o dosarla meglio in campo, a favore della solidità dei reparti è un'arma vincente.



Dimenticato, sempre a causa di infortuni vari, il modulo che tanto bene al Toro degli ultimi anni non ha fatto, cioè quello del doppio fantasista o quello che in gergo viene chiamato "dei nanetti" ovvero i vari Recoba, Rosina, il primo Di Michele, Gasbarroni, ma anche Amoruso che nel Toro girava largo, il Toro gioca meglio ed è più quadrato riuscendo a contrastare e proporsi meglio.



Lo abbiamo visto bene negli ultimi anni di serie A, quando squadre definite abbordabili alla fine facevano la festa al Toro, che cosa vuol dire non essere quadrati in campo.



Intanto il Lecce squadra data insieme al Toro come favorita per la A sta arrivando e fare una previsione adesso che reciti di una coppia presto in fuga, Toro e Lecce appunto, non è sicuramente un'eresia, quindi meglio se i nostri continuano con questo ritmo ... prima ci togliamo dalle sabbie mobili e prima ritorniamo a sorridere.






GMC


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