Toro: vincere per andar via
Fonte: srweb.eu
Mentre la squadra lavora senza sosta, punizione per la svagata prestazione di sabato o necessità di moltiplicare l'impegno in vista della trasferta di Siena, squadra per altro "praticamente" già promossa visti i 12 punti di vantaggio sulle terze ed i 12 punti rimasti in palio ... continua la contestazione nei confronti del Presidente dopo che le tre vittorie avevano un po' stemperato il clima sempre troppo rovente.
Cairo non può andare allo stadio, non deve recarsi a Superga il 4 Maggio e soprattutto deve liberarsi della squadra possibilmente cedendola a qualcuno che sia in grado di fare meglio.
Il Pres. ha già detto che se ne andrà, a fine stagione se mai dovesse arrivare qualcuno con i "soldi in bocca" possiamo starne certi, Cairo sparirà dall'orizzonte granata e pensiamo a questo punto anche con parecchia soddisfazione.
Volevamo titolare quest'articolo "Salto nel buio", ma sapeva già di schieramento a favore dell'attuale dirigenza e quindi meglio evitare, una cosa è sicura dietro l'angolo non ci sono compratori e sapere che cosa potrà mai accadere ad una squadra con il cartello vendesi appiccicato sulla carrozzeria è difficile da sapere ... ma abbastanza facile da prevedere.
Oggi le scritte anti Pres. comparse anche a Masio, casa della famiglia Cairo, alzano ulteriormente il tiro e francamente non sono condivisibili in nessun modo.
Davanti alla Sede del Toro non va bene ma ci può stare, alla Cairo Communication non funziona ma ci può stare anche questa, allo stadio le invettive "normali" ... ma sotto casa pensiamo proprio di no!
L'insofferenza di Cairo ad una vita blindata è palese e lo si capisce anche dal suo modo di rapportarsi con l'esterno: niente più apparizioni pubbliche, la "guerra a Tuttosport", le lettere sul sito ... la prima volta che un Presidente del Toro risponde in maniera pubblica e piccata direttamente alla famiglia Agnelli ... unito all'annuncio di smobilitazione, ci sa tanto di qualcuno che si fa terra bruciata intorno per non "dover" più tornare indietro.
Al posto di Cairo, francamente, ce ne saremmo già andati da un pezzo, va bene non rimetterci dei soldi e siamo certi che non ce li rimetterà, ma guardandoci intorno pensiamo che un po' tutti ci si possa rendere conto di come sia quasi impossibile riuscire a governare la barca granata.
Manca un Direttore Generale? Ma Zamparini ne ha uno che decide? E Pozzo? Per non parlare di Preziosi, Corioni ... pensate se Cairo avesse combinato i disastri di Garrone della Samp!
Il Pres. ragna sui giocatori ... può darsi, ma chi verrebbe a giocare nel Toro con tutti sti casini, in serie B? Solo Rolando Bianchi poteva ancora credere che si potesse fare un salto di qualità e rimanere, Di Michele e soci hanno fatto di tutto per farsi mandare via ... e ci sono riusciti.
Ora con la torta "galup" degli stadi da cucinare, sai in quanti si stanno facendo sotto?!
Per il Fila sono passati secoli e alla fine ne manca sempre un pezzo, mancano gli Euro necessari per ricostrure un qualcosa che sarà difficile rimettere in piedi solo con i soldi ... manca la magia che aveva quel posto e soprattutto mancano gli osservatori per far ripartire un "progetto" affossato ed ucciso dai predecessori di Cairo ... e intanto tutti accampano pensieri e diritti sui poveri resti.
Tutto passa dalla serie A!
Per questo pensiamo che il Pres. abbia mandato tutti in ritiro, ha bisogno che la squadra salga per essere appetibile sul mercato, per poter mettere la parola fine ad un qualcosa che se avesse mai immaginato il presente, si sarebbe ben guardato dall'iniziare.
Certo gli errori sono stati moltissimi ... ma chi non ne ha fatti nella vita ... tutti!
Non ci resta che affidarci ai giocatori ed a Lerda e visto quello che abbiamo visto con il Piacenza non è che sia proprio il massimo della vita ... vincere per poter poi rinascere?
Con ogni probabilità è proprio così.
GMC