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Tutto Petrachi: da Maxi al mercato, dal riscatto di Immobile al fatturato

di Alex Bembi

Intervenuto ai microfoni di Radio Sportiva, il Direttore Sportivo del Torino, Gianluca Petrachi ha parlato di tanti argomenti, da Maxi Lopez al mercato, dall’annata storta al fatturato della società.

“Il calcio è spesso fatto di episodi: questa stagione storta per noi ne conta tanti. Per esempio il rigore fallito contro il Carpi a 7 minuti dalla fine, oppure con la Lazio che abbiamo fallito il colpo del KO sempre su rigore. Avremmo avuto sicuramente una situazione di classifica più serena, non avessimo sbagliato due rigori così. Sicuramente abbiamo avuto anche un momento di appagamento quando la classifica era ottima, ma proprio nel momento in cui avremmo dovuto far quel qualcosa in più per alzare l’asticella, ci siamo bloccati. Adesso che abbiamo ripreso a correre sono contento, ma per alzare la famosa asticella non dobbiamo fermarci”.

“Immobile? Pensavamo in una trentina di giorni di recuperarlo e in questi giorni sta forzando per tornare. Oggi però non saprei dire quando possa tornare, non si sente ancora a posto, anche se freme per tornare e guadagnarsi un biglietto per l’Europeo. Se Belotti è un rivale per Ciro alla nazionale? Non credo, anzi potrebbero giocare assieme, le loro caratteristiche si sposano bene. Belotti è una prima punta classica, Ciro ama spaziare sugli esterni ed è molto mobile come seconda punta. Non voglio dare consigli a Conte perché lo reputo bravissimo nel suo lavoro, però è mia opinione che Belotti e Immobile non debbano per forza essere concorrenti. Il gallo sta facendo una stagione straordinaria poi, all’inizio ha fatto fatica, ma grazie al mister che lo ha sempre incoraggiato ora sta dimostrando il suo valore. Certo deve continuare ad avere quella fame agonistica e quella voglia di crescere che lo hanno sempre contraddistinto”.

“Maxi Lopez è qualitativamente il giocatore più forte che abbiamo in rosa, nonché uno dei migliori dell’intero campionato. Ha avuto un periodo particolare e forse il non giocare con continuità lo ha demoralizzato. Dopo aver preso anche qualche kg di troppo, si è rimesso in carreggiata e questo grazie alle strigliate del Presidente che lo rimprovera per stimolarlo e non perché ha qualcosa contro di lui.

Per Martinez invece il discorso è inverso. Il ragazzo deve solo sbloccarsi, è stato sfortunato. Noi crediamo molto in questo giovane calciatore, che è anche un nazionale. Il campionato italiano comunque per gli attaccanti non è mai semplice, siamo maestri di tattica qui rispetto ad alte leghe è più difficile affermarsi”.

“A gennaio quando si è saputo in giro che potevamo riprendere Immobile qualcuno ci ha scherzato su, pensando che non fosse un’operazione possibile. Io credo però che nel mio modo di lavorare in silenzio, ho reso soddisfatto il popolo granata riportando a casa un giocatore molto amato. Per questo dico oggi di parlare meno possibile del riscatto di Immobile, bisogna avere fiducia e capire che alle spalle del Toro c’è una società che, seppur sbeffeggiata da alcuni, lavora per il bene del Toro, producendo bilanci sani e plusvalenza e cercando di fare le cose con un senso logico. L’operazione si potrebbe fare, ma deve rientrare nei parametri e nei canoni di filosofia che abbiamo, più che di portafoglio”.

“Bruno Peres e Maksimovic partiranno? Ogni qualvolta abbiamo venduto dei giocatori abbiamo sempre cercato di rimpiazzarli cercando di rinforzare la squadra e provando a generare delle plusvalenze che sono poi la linfa vitale di questa società. Il Toro non fattura come i top club 300 milioni di Euro, ma 60, forse 70. Dobbiamo vivere di plusvalenze. Peres piace a tanti, in primis la Roma, ma anche club stranieri. Va valutata la concretezza delle offerte però, sebbene il giocatore abbia mercato. Noi di lui siamo contenti, se anche lui sarà orientato a restare non siamo obbligati a vendere. Abbiamo rinnovato tanti contratti quest’anno, se i giocatori sono felici di restare e hanno sposato la causa della squadra che li ha lanciati, noi siamo felicissimi di tenerli. Io mi metto nella condizione di vendere un giocatore solo se manifesta il desiderio di andare a giocare in un top club, di provare a giocare la Champions League. La voglia del Toro però è quella di crescere e possibilmente affacciarsi quanto più spesso all’Europa League”.

Alex Bembi


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