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Vaciago: "Dopo la cessione di Cerci e Immobile andavano comprati giocatori all'altezza"

di Marina Beccuti
Fonte: Ufficio Stampa Superscommesse.it

Il noto giornalista del Tuttosport Guido Vaciago ha rilasciato un'intervista a Superscommesse.it dove ha parlato dell'attuale stagione del Torino impegnato sia in campionato che in Europa.

"Credo che il Torino stia vivendo una stagione difficilissima perchè il doppio impegno, Europa League  e Campionato, è solo apparentemente gestibile. La squadra si sta dividendo tra i due campionati, non riuscendo a brillare né in uno, né nell’altro. Io credo che il Toro riuscirà a superare il girone ed è un obiettivo che oggettivamente la squadra merita di realizzare. A quel punto si dovrebbe sperare in un sorteggio favorevole che permetterebbe ai granata di arrivare agli ottavi, ma anche ai quarti di finale. Non credo che abbia alcuna possibilità di vincere l’Europa League, soprattutto perchè a un certo punto arriveranno le corazzate eliminate dalla Champions e se il Torino dovesse giocare contro un Manchester City sarebbe dura perchè la differenza tra le due squadre è notevole. L’obiettivo è quello di andare più avanti possibile senza farsi grandi illusioni", ha detto il giornalista a proposito dei granata in Europa.

Sul campionato ha poi aggiunto: "Fino a non molto tempo fa credevo che nonostante le cessioni importanti di Immobile e Cerci, la squadra avesse comunque trovato una sua giusta quadratura e invece mi sto rendendo conto che la campagna acquisti non è stata all’altezza delle vendite. Le cessioni sono state giuste ed obbligate perchè non si poteva trattenere né Cerci né Immobile, ma era poi fondamentale investire correttamente i soldi per rinforzare la rosa. Si dovevano comprare giocatori all’altezza, ma ciò non è avvenuto. Sono stati venduti i giocatori che andavano venduti, ma non sono stati comprati i giocatori che andavano comprati.

Vaciago ha poi parlato della Nazionale, dove sono impegnati in qusto momento due granata, Darmian e Moretti.

Sulle scelte di Antonio Conte Vaciago non ha dubbi, soprattutto sulla convocazione di Balotelli: "Mi trovo d’accordo con lui perchè doveva dare un’occasione al giocatore. Balotelli è un problema del calcio italiano, ma può diventare una risorsa del calcio italiano. Purtroppo l’infinito talento calcistico di cui è dotato è gestito male dal suo carattere. Gli atteggiamenti esuberanti gli hanno spesso impedito di esprimere con continuità il suo talento. Balotelli è stato espulso dal gruppo nel corso del Mondiale. Conte è stato bravo perchè ha cercato di reintegrarlo. Non sarebbe stato un bene per nessuno se uno dei più bravi talenti che abbiamo in Italia fosse rimasto fuori dalla Nazionale. Io credo che questo sia per lui un esame di maturità: se Balotelli dimostra di aver capito quali sono stati i suoi errori, troverà in Conte l’allenatore che potrebbe fargli tirare fuori il meglio. Il ct della Nazionale riesce sempre a tirare fuori il meglio da ogni giocatore. Non so se Balotelli riuscirà a superare la prova, ma ci sta provando ed è giusto così, è giusto che abbia la sua chance. Non sarebbe stato corretto se Conte non lo avesse convocato, soprattutto perchè la bocciatura sarebbe stata sancita da altri (Prandelli e il gruppo). Il calciatore avrà il 50% delle possibilità di farcela, ma Conte avrà vinto in entrambi i casi. Se il calciatore dovesse essere bocciato, Conte lo allontanerà personalmente, senza subire le scelte di altri. Se invece dovesse essere promosso, il ct sarà riuscito a compiere il miracolo di tirar fuori il campione che è in lui e l’Italia giocherà l’Europeo con un calciatore che può fare la differenza. Ci sono altri giocatori che stanno dando tanto alla Nazionale, ma credo che Balotelli dal punto di vista tecnico ha qualcosa in più.


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