Verso Bari-Torino: cambio di modulo per Lerda?
Data l'evidente attuale inadeguatezza del suo caratteristico 4-2-3-1 rispetto alla rosa a sua disposizione e all'eccessivo sbilanciamento di fronte a compagini dotate di buoni movimenti senza palla dalla cintola in su, il tecnico Franco Lerda sta sperimentando due possibili alternative tattiche al modulo da lui prediletto. La prima corrisponde al 3-4-2-1, già messo in campo, con risultati non entusiasmanti, sul terreno del Livorno una decina di giorni fa: in tal senso si rivelerebbero indispensabili la condizione almeno discreta di Claudio Rivalta, il più versatile tra i difensori agli ordini dello stratega fossanese, da piazzare sul centro-destra (con Ogbonna sul versante opposto e uno tra Pratali e Di Cesare in mezzo), e l'impiego sulle corsie laterali della (quasi) inossidabile coppia D'Ambrosio-Garofalo (con Filipe prima alternativa), date le insufficienti garanzie difensive offerte da Lazarevic e, in parte, da Scaglia. L'altra ipotesi consisterebbe invece in un 4-3-1-2 galeonian-allegriano, con un centravanti puro (Bianchi, alternativa Pellicori), una seconda punta decisamente mobile a convergere in diagonale (Sgrigna, alternativa Iunco), e un trequartista mobile a muoversi tra fronte centrale e intero versante offensivo (Gasbarroni il principale candidato); almeno una tra queste soluzione potrebbe già essere sperimentata domani sera al San Nicola.