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Vivaio - Non serve vincere gli scudetti per produrre talenti

di M. V.

Il vivaio granata con Massimo Bava, nonostante i pochi soldi a disposizione (parecchi in meno rispetto ad altre realtà), è comunque in questi anni riuscita a conquistare uno Scudetto, una Coppa Italia e due Supercoppe Italiane Primavera, oltre ad un titolo Berretti. Ora con Ludergnani si cerca di ritornare in vetta ai rispettivi campionati, ma di fatto questo, per quanto prestigioso se seguito da titoli, non è affatto necessario se poi alla prima squadra non arrivano talenti in grado di fare il salto di qualità. La Fiorentina negli ultimi anni ha prodotto calciatori come Chiesa e Vlahovic, che sono fruttati la bellezza di centoquarantamilioni di euro di denaro fresco da reinvestire, vincendo complessivamente a livello giovanile una Coppa Italia Primavera. 

Per farsi un'idea, dei calciatori di quel Toro che con Moreno Longo vinsero lo scudetto, di molti si sono perse le tracce, altri navigano tra B e C e solamente Kevin Bonifazi ha trovato posto in Serie A, neppure da titolare inamovibile. A questi possiamo aggiungere Simone Edera, rimasto poi in orbita Toro dopo i prestiti ma mai resosi veramente indispensabile per il gruppo, e probabilmente anche quest'anno potrebbe finire altrove. Con Ludergnani, la speranza è che si possa costruire un impianto giovanile in grado di fornire elementi importanti tanto da divenire, dopo essere stati particolarmente utili alla causa, anche carburante per i nuovi mercati. Poi vincere un titolo è sempre bello, anche "solo" a livello giovanile, ma i talenti, quelli veri, andrebbero costruiti in casa, non cervcati in giro per il mondo.