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Zoff e Cosmi, a cosa serve il codice etico di Prandelli?

di Marina Beccuti

E' la discussione azzurra del momento, il codice etico di Cesare Prandelli che non vale, a quanto pare, per Balotelli. Ma, appunto, cos'è questo codice che fa tanto parlare da tempo? La Gazzetta dello Sport ha riportato il commento di due autorevoli allenatori, Serse Cosmi e Dino Zoff, quest'ultimo di Nazionale se ne intende avendone fatto parte come portiere per molto tempo e poi essendone stato anche il ct.

Cosmi è perplesso: "Io questo codice etico non l’ho capito del tutto: posso sforzarmi di comprenderne il significato, ma faccio fatica a capire come si interpreta. Se uno ha due Balotelli, può portarsi dietro quello buono e lasciare a casa quello cattivo, ma siccome Balotelli è uno, ed è il giocatore più forte che abbiamo, bisogna solo preoccuparsi che si comporti bene in azzzurro”.

Zoff a sua volta ha replicato: "Sono sempre stato per un codice etico nelle mie squadre. Se fuori un giocatore fa cose non gravi, squalifiche o cose che succedono, saranno problemi dei club”.


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